sabato 11 febbraio 2012

La NASA preoccupata per le imminenti tempeste solari!

 di Dioni per Informare x Resistere
Nel 2012 una tempesta solare potrebbe distruggere le grandi reti elettriche dei paesi tecnologicamente avanzati come gli Stati Uniti o l’Europa. È quanto afferma un dossier realizzato dalla Us National Academy of Science, per conto della NASA e dell’ESA. Ogni undici anni circa l’attività solare compie un ciclo che culmina con una tempesta solare più o meno violenta: nel 2012 il sole raggiungerà il picco del suo ciclo in un modo che potrebbe essere disastroso per la nostra società permeata dalla tecnologica.
Nel 1859 una tempesta, conosciuta come “evento di Carrington”, distrusse le reti del telegrafo di tutto il mondo. Oggi a essere colpite sarebbero le reti elettriche da cui dipendono luce, gas, acqua, trasporti, comunicazioni, riscaldamento e conservazione del cibo.
Per riparare anche solo in parte i danni devastanti causati dalla tempesta ci vorrebbero molti anni. Con un preavviso adeguato potrebbero essere prese alcune precauzioni, ma al momento non c’è un buon sistema di allarme.
Infatti il fattore più vulnerabile, dice la NASA, sono i trasformatori. Non si possono riparare ma solo sostituire. Il processo sarebbe penosamente lento, perchè verrebbero paralizzate anche le fabbriche che li producono.
Un nuovo progetto della NASA chiamato “Solar Shield” potrebbe contribuire a proteggere le linee elettriche da questi eventi. “Solar Shield è un sistema nuovo e sperimentale che tramite previsioni di andamento solare, permette di mettere in sicurezza le linee prima della tempesta magnetica”, spiega il leader del progetto Antti Pulkkinen “Possiamo grazie a queste previsioni sapere quali trasformatori stanno per essere colpiti da un evento di questo tipo e quindi spegnerli per salvaguardarne l’integrità”. Ciò che crea questi danni viene definita all’americana “GIC” – abbreviazione di Corrente Geomagneticamente Indotta. Quando una CME, ovvero Emissione di Massa Coronale (cioè quando il sole espelle miliardi di tonnellate di particelle ad alta energia dalla sua superficie) colpisce il campo magnetico terrestre, l’impatto destabilizza il campo magnetico stesso e lo fa vibrare. Queste vibrazioni magnetiche inducono correnti ovunque, dagli strati superiori dell’atmosfera terrestre fino al suolo sotto i nostri piedi. Le più potenti correnti geomagneticamente indotte possono sovraccaricare i circuiti, distruggendoli. Questo è effettivamente accaduto nel Quebec il 13 marzo 1989, quando una tempesta geomagnetica di piccola intensità rispetto all’Evento di Carrington ha causato un blackout nell’intera provincia per oltre nove ore. La tempesta ha danneggiato trasformatori in Quebec, New Jersey, e in Gran Bretagna, causando più di 200 anomalie di alimentazione attraverso gli Stati Uniti dalla costa orientale a Nord-Ovest del Pacifico. (Fonte)
Riporto l’articolo pubblicato qualche anno fa su Repubblica:
“Lo scenario apocalittico dell’agenzia spaziale Usa: una tempesta solare spegnerà i circuiti elettrici e bloccherà satelliti e telefonini
Milioni di persone senza elettricità nel 2012, cibo e medicine che vanno a male nei frigo spenti, telefoni e satelliti fuori uso. Uno scenario da “day after” che potrebbe essere derubricato alla voce “catastrofismo”, se non fosse che l’allarme viene dalla Nasa e dalla National Academy of Sciences. E nella parte del cattivo che mette a repentaglio la civiltà, una volta tanto, non ci sono le attività umane, l’inquinamento o il riscaldamento globale. Il nemico a sorpresa è il Sole, artefice della vita sulla Terra, che con un colpo di tosse potrebbe mettere ko le infrastrutture sulle quali l’Occidente prospera.
Da dicembre, l’attività del Sole sta lentamente aumentando. La nostra stella varia il suo campo magnetico ogni 11 anni e a un certo punto si raggiunge un picco di fenomeni (eruzioni solari e getti di massa coronale) dai quali si sprigionano grandi quantità di energia e di radiazioni. Tali getti possono raggiungere la Terra dando luogo a tempeste geomagnetiche. L’atmosfera ci protegge, gli effetti diretti delle tempeste solari sulla salute sono trascurabili, ma il loro impatto sulle strutture socio-economiche potrebbe essere disastroso.
Gli astronomi osservano questi fenomeni dal 1859 quando una tempesta geomagnetica di proporzioni straordinarie, oltre a rendere possibile l’osservazione di aurore come quelle polari in Italia e a Cuba, fece incendiare alcuni cavi del telegrafo in Europa e negli Stati Uniti. A maggio del 1921, un’altra tempesta provocò una serie di cortocircuiti, mettendo fuori uso le linee elettriche e quelle telefoniche sulle due sponde dell’Atlantico. Ma cosa accadrebbe se eventi del genere si verificassero oggi che un’intera civiltà è stata fondata sull’elettricità e le telecomunicazioni?
La risposta degli esperti è tutt’altro che confortante: “L’energia elettrica è la chiave di volta tecnologica della società moderna, dalla quale dipendono tutte le altre infrastrutture e gli altri servizi”, si legge in un rapporto di 132 pagine commissionato dalla Nasa alla National Academy of Sciences. “Se la tempesta del 1859 avvenisse oggi, assisteremmo a un’enorme devastazione sociale ed economica”. Nel 1989, sei milioni di persone in Quebec sono rimaste senza energia per nove ore a causa di una tempesta geomagnetica dieci volte meno potente di quella del 1921. Secondo John Kappenmann, coautore del rapporto, se un evento come quello del ‘21 si ripetesse, le persone senza elettricità sarebbero stavolta 130 milioni.
Una riedizione della tempesta del 1859, che fu ancor più potente, farebbe danni per duemila miliardi di dollari. Ciò che spaventa particolarmente nelle tempeste geomagnetiche è la loro imprevedibilità. Si sa che questo ciclo solare raggiungerà il prossimo picco tra il 2012 e il 2013, ma nella comunità scientifica non c’è accordo su quanto sarà intensa l’attivita della nostra stella in quel periodo. Spiega lo scienziato Doug Biesecker, della Noaa: “Basta un solo evento per creare enormi problemi: la grande tempesta del 1859 avvenne durante un ciclo particolarmente mite”.
Proprio come quello che sta per iniziare.”
Intanto, vi è da dire che una tempesta solare eccezionale si è già verificatasi tra il 22 ed il 23 gennaio 2012 che secondo quanto riportato nel sito della Nasa, sarebbe stata la tempesta solare più grande di quella del 2005.  (Per approfondire)
Pochi giorni fa il sole ha ricominciato la sua attività il 6 febbraio 2012 lanciando una luminosa espulsione di massa coronale (CME) nello spazio.Il Solar and Heliospheric Observatory ha registrato la nuvola di plasma in espansione dalla superficie solare.
Nuove immagini catturate dal Solar Dynamics Observatory mostrano che l’evento è avvenuto sul versante frontale la terra, l’esplosione è stata generata da un filamento magnetico si è innalzato dalla superficie del sole per poi spezzarsi ed esplodere. (Fonte)



Fonte: informarexresistere

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