lunedì 30 novembre 2009

IL FALSO ANNUNCIO DEL PRESIDENTE OBAMA








TEOLOGIA DEGLI EXTRATERRESTRI


 


di Enzo Braschi


27 novembre 2009. Una data che avrebbe dovuto lasciare un profondo segno nella storia, visto che il presidente degli Stati Uniti, Barak Obama, avrebbe dovuto comunicare al mondo intero che da almeno cinquant'anni il governo americano sarebbe in contatto con sei razze aliene benevole


Tale opportunità è stata disattesa. Forse si è trattato  semplicemente di una falsa notizia, o altri motivi hanno impedito che una verità tanto agognata da una parte quanto detestata (e pericolosa) dall'altra dovesse essere rivelata.
Cover up e debunking sono strumenti che il potere adopera da sempre per tenerci nell'oscurità. Siamo avvezzi, abituati a questo gioco, non è una cosa nuova. Alla fine, comunque, al di là di ogni dubbio, la verità ama sempre mostrare se stessa a dispetto di quanto tempo sia necessario affinché ciò avvenga. Basta avere pazienza. Nel frattempo proviamo a cercarla noi una possibile verità.
Roswell. 1947. Un velivolo non terrestre precipita nel deserto del New Mexico. No, non si tratta di qualcosa del genere, bensì di un pallone sonda, così afferma il potere.
All'interno dei rottami del "pallone sonda" viene tuttavia trovata una barra di metallo di una lega a noi sconosciuta recante segni incomprensibili. Il nativo americano Standing Elk, custode dell'Altare a Sei Punte dei Popoli delle Stelle, ne interpreta tutti e ventitrè i simboli, la loro bizzarra "calligrafia": Legge Universale della Libera Volontà/Libertà di Spirito dell'Umanità; Stagioni della Terra/Stadi di Crescita degli Umani; Spirito Vivente in Tutte le Creature/Sentiero della Salute e Felicità; Legge dell'Innocenza e della Verità/Responsabilità di Protezione Spirituale; Separazione Umana delle Creature/Eguaglianza Spirituale delle Forme di Vita; Connessione Uomo-Creatore/Scelta dell'Esercizio del Potere o Essenza di un Essere Umano; Legge della Luce, Suono e Vibrazione/Doni Psichico-Spirituali; Legge del Giudizio/Legge del Karma; Legge della Natura/Legge di Protezione attraverso la Direzione; Gioiosa Essenza della Vita/Forza di Guarigione; Legge della Percezione Naturale/Legge della Percezione Spirituale; Leggi Universali delle Relazioni della Famiglia.
Leggi che regolano la vita ovunque, nell'universo, e che non fanno parte, ahimè, del nostro modo di intendere la vita.
Nel corso degli ultimi cinquant'anni tante cose sono cambiate. Che ci si creda o no, sempre più crescenti sono le manifestazioni, quaggiù, di un qualcosa che ha vita cosciente lassù. Fra le tante, anche quella di esseri umani che sono stati in contatto con "altre" culture.   
Figure di autorevoli studiosi, quali ad esempio il Prof. John Mack, o Budd Hopkins, hanno dedicato la loro vita - a rischio delle loro prestigiose carriere - al fine di offrirci uno spicchio di verità. Da tempo sono personalmente in contatto con l'amico Richard Boylan, dottore in Psicologia e responsabile del Progetto Star Kids. In base alla sua esperienza mi preme offrire un sunto delle sue ricerche relativamente al pensiero dei Popoli delle Stelle, pensiero trasmessoci sotto ipnosi profonda da 180 esseri umani contattati dagli extraterrestri.
Personalmente credo di trovarmi di fronte alla verità per il semplice fatto che tali analisi si presentano come l'antitesi della filosofia sulla quale si basa il nostro modo di vivere. Tale assunto può sembrare arbitrario se non semplicistico. La sua incontrovertibile forza, al contrario, sta proprio nel fatto che si tratta di concetti semplici. E poiché ogni forma di pensiero si é sempre dimostrata tanto più rivoluzionaria quanto più disarmante è la sua semplicità, mi pare logico ritenerla la verità.

giovedì 19 novembre 2009

Articolo Silvestri sul Riformista del 6 novembre 2009








2012, mai dire Maya


Apocalisse da 200 milioni di dollari


EMMERICH. Il regista dei distruttivi “Independence Day” e “The


Day After Tomorrow” ci ha ripreso gusto. «È l’ultima volta», giura.


Non crede alla profezia, ma nel film collassano Casa Bianca



e San Pietro. Non La Mecca: «Potevo beccarmi una fatwa».



di Michele Anselmi


Bisogna riconoscere che il titolo migliore l’ha fatto il mensile di cinema Ciak. Dice, con una punta d’ironia che del resto appartiene anche al filmone di Roland Emmerich: “Mai dire Maya”. Perfetto, trattandosi di apocalittica profezia, appunto elaborata dal calendario che fu dell’antica popolazione mesoamericana, secondo la quale il 21 dicembre 2012 finirà il mondo così come noi lo conosciamo. Tutta colpa del tredicesimo ciclo terrestre: terminato il quale, zac!, scatta quello che gli anglosassoni chiamano Global Doomsday Event. S’intende: trattasi di cinema hollywoodiano, del più puro filone catastrofico, un mix di prodigiosi effetti speciali, nozioni pseudo scientifiche e scene di massa, per un budget di circa 200 milioni di dollari. Capirete che, a questi livelli, non si può fare cilecca al box-office. Né tanto meno, farsi fregare dai pirati informatici. Così 2012 esce lo stesso giorno in tutto il pianeta, cioè il 13 novembre, venerdì prossimo. Gigantesca l’operazione di marketing congegnata dalla Columbia, in modo da prendersi tutto il tempo necessario per far fruttare ai botteghini il kolossal del regista tedesco esperto in “end of the world!, prima che, a gennaio, la Fox risponda per le rime con l’atteso Avatar di James Cameron.


A dirla tutta, il cineasta di Indipendence day aveva promesso di smetterla col genere dopo The day after tomorrow, ma il disaster movie tira, il mito di Armageddon s’arricchisce di infinite variazioni e gli ultimi film sul tema, da Cloverfield a Segnali dal futuro, non è che fossero proprio granchè. Quel furbacchione di Emmerich deve aver pensato, anzi l’ha proprio confessato: “Non potevo permettere che il film lo facesse qualcun altro. Farò 2012, ma in maniera così grandiosa da esaurire per sempre la mia voglia di fare film del genere. Non ci ricascherò più”. Vai a sapere se è vero. Per intanto annuncia la svolta: incassato il prevedibile successo planetario di 2012, tornerà nella natia Germania a girare una storia completamente diversa, Anonymous, per far luce sul mistero creativo di Shakespeare ( fu veramente lui a scrivere le opere che gli vengono attribuite?).


Naturalmente è consigliabile non prendere sul serio né 2012, né la conturbante profezia Maya – per alcuni studiosi “un armonica convergenza di idiozia e ignoranza” –  che ha fatto da spunto alla sceneggiatura firmata da Emmerich insime ad Harald Kloser. Del resto è il regista stesso a sorriderci un po’ sopra: “Crederci? Diciamo che oscillo: trovo affascinante sul piano drammaturgico ed emotivo una profezia del genere, ma poi la mia natura scientifica finisce con l’escludere la possibilità che la fine del mondo arrivi così. Certo è che il pianeta sta andando in malora, se non ci diamo una regolata, non fermiamo l’inquinamento, le guerre di religione, la paura che cresce, qualcosa di brutto succederà abbastanza presto”.


Al gore permettendo, ci si augura non del 2012: ma i blockbuster , per divertire allarmando, prediligono date ravvicinate, così da situare il cataclisma in un futuro prossimo venturo, tra oggetti, vestiti, case, panorami familiari. E intanto sui diversi trailer, sempre più impressionanti nel mostrare la devastazione, risuano con toni tonanti, moniti quasi biblici, del tipo “ Ovunque siete, in qualunque cose credete, stiamo per riunirci tutti”.  Oppure:”La scienza l’ha confermato, ma non avremmo mai immaginato”. Brrr!


Chiaro che “2012”, per mantenere le promesse, non si risparmia nulla. E non risparmia nulla: crollano San Pietro e la Casa Bianca, il Cristo di Rio de Janeiro va in briciole,  Manhattan (un classico) è inghiottita dai flutti, Los Angeles sprofonda nelle voragini e i grattacieli s’accartocciano in serie, per non dire della torre Eiffel. Tutto,tranne La Mecca: “Non si sa mai. Puoi far crollare i simboli cristiani, ma quando si tratta dell’Islam basta un niente e ti becchi una fatwa”, s’è giustificato il regista. Del resto, pur ammirando il Papa tedescco, che non ha fatto morire. Emmerich si professa vicino al buddismo, “dove non esiste un dio vero e proprio e la spiritualità si misura con l’esistenza, la pratica di vita”.


E tuttavia un risvolto religioso, che si confronta con la fede, incombe su 2012: l’idea di un nuovo Diluvio Universale (per colpa di un cruciale allineamento di pianeti) che mette i governi, consapevoli da tempo di quanto sta per succedere, nella condizione di scegliere, novelli Noè senza scrupoli, chi salvare e chi no. Pochi e ricchi i privilegiati destinati ad essere evacuati via astronave, e tra questi non c’è di sicuro la famigliola del protagonista John Cusack. Classico eroe per caso, l’attore di Altà infedeltà fa uno scrittore fallito che si mantiene guidando limousine dopo un divorzio che l’ha lasciato a terra. L’inizio della fine del mondo lo sorprende nel parco di Yellostone insieme ai figlioletti e non gli sarà facile recuperare la moglie,in un crescendo di prove tremende, tra tsunami ed eruzioni, nel tentativo di farla franca. Pensare che Woody Harrelson, nei panni del profeta verde Charlie Frost, una sorta di moderna Cassandra, aveva previsto tutto.



 


Business ed effetti collaterali


dell’industria catastrofica



21 12 2012. Scettica la scienza, però c’è chi, come lo studioso Di Veroli, profetizza


gravi danni ai sistemi di comunicazione. Lo psicologo Silvestri, autore


di “2012, Pianeta X”, avverte: «Chi alimenta queste fobie lo fa per soldi».


di Antonello Guerrera


Se fossimo ancora al tempo dei Maya, il 21 dicembre 2012 sarebbe il giorno in cui termina il sesto ciclo del calendario della civiltà mesoamericana (ogni ciclo dura 144mila giorni, ossia circa 400 anni). Ma per alcuni catastrofisti, nonostante la tradizione mesoamericana individuasse nella fine di un ciclo anche l’inizio di una nuova era, in questa data dovrebbe verificarsi un cataclisma. L’ennesima profezia che andrà clamorosamente a vuoto?


L’ipotesi è meno fantascientifica di quanto possa sembrare. Il problema è che nel 2012 sembrano concentrarsi particolari congiunture astronomiche per alcuni catastrofiche. La teoria più gettonata tra web, fantasiosi e alcuni studiosi, seppur smentita dalla maggior parte della scienza internazionale, è più o meno questa: intorno a novembre_dicembre del 2012 si verificherà un particolare allineamento galattico tra sole e pianeti. In queste condizioni, una eventuale tempesta solare che investirà il pianeta sarebbe molto più potente del solito, coinvolgerebbe satelliti e altri apparati elettronici che andrebbero in avaria,creando così serissimi scompensi ai sistemi di comunicazione mondiale. “E per ritornare alla normalità, dovesse accadere una cosa simile, ci vorrebbero anni. Torneremmo a vivere in un’epoca del passato”.


A dichiararlo è Massimiliano Di Veroli, imprenditore e studioso di Kabbalah e scienze esoteriche. Che aggiunge un’altra ipotesi piuttosto inquietante: “La temppesta solare potrebbe innescare l’inversione della polarità terrestre. Un fenomeno che, ovviamente, non avviene dall’oggi al domani. Ma questo potrebbe anche causare una concentrazione di diversi cataclismi naturali e un forte abbassamento della temperatura. Oltre a far scoprire nuove stelle e nuove galassie e intravedere anche il famoso dodicesimo pianeta, il “Pianeta X”, il Nibiru dei sumeri”.


Su questo fantomatico pianeta lo psicologo Stefano Silvestri ha addirittura realizzato il dvd 2012, Pianeta X, Cerchi di Grano. Ciononostante, le sue previsioni sono più scettiche:”Potremmo giungere alla conoscenza di Nibiru anche prima del 2012 se mai esiste, ma non è scritto da nessuna parte che il suo avvicinamento alla Terra possa scatenare i cataclismi postulati negli ultimi anni”. Ma cosa c’entrano i cerchi di grano del suo libro con Nibiru, maya e il 2012? “ I cerchi sono sistemi di comunicazione riconducibili a altre forme di vita dell’universo”, dichiara Silvestri. “ Ma due di queste manifestazioni erano state erroneamente ricollegate ad un possibile ordine dell’universo dopo il dicembre 2012. Pure credenze. Non succederà nulla di catastrofico in quella data, ma certo qualcosa, soprattutto a livello di cambiamenti climatici, potrà cambiare”.


Il problema è che su esoterici e catastrofisti, le multi nazioni hanno capito che possono fare soldi a palate” aggiunge Silvestri. “ Tutte queste fobie sono ingiustificate. Da gennaio 2009 sono già usciti 9 film che trattano più o meno velatamente della fine del mondo, vedi 2012 di Emmerich, ma anche Segnali dal futuro con Nicholas Cage, Avatar, The moon e via dicendo. E’ un’industria che cerca di mettere paura alla gente e marcia su questi argomenti”. Isterismi di massa che certo, in un’epoca ipertecnologica cme quella moderna, stupiscono per il seguito che riescono ancora a generare. Ma non c’è nulla da salvare in questa corsa generalizzata al mistico? “Beh argomenti come questi hanno almeno un lato positivo: Nasa e altre organizzazioni ora spendono molto su come evitare tali cataclismi, senza contare gli investimenti militari di cui noi non sappiamo. E poi, altro che catastrofe. Dopo il 21 dicembre 2012 il mondo sarà migliore di oggi. I germi ci sono già: l’dea di risparmio energetico che sta prendendo piede tra la popolazione dmondiale e l’attenzione per l’ambiente”.


Ma questi annunci di morte e distruzione non rischiano di creare scompensi psicologici tra la gente? “Quello che noto nei casi che ho studiato”, rimarca lo psicoterapeuta Silvestri, “ è che di fronte a queste notizie scioccanti, alcuni soggetti subiscono inizialmente un primo ritiro della realtà, con conseguente crollo delle motivazioni. Se poi si è invischiati in gruppi religiosi fondamentalisti che veicolano queste assurde profezie, alcuni possono anche lasciare famiglia e sposarsi con altri delle stesse credenze. Ma la cosa più assurda è che, nonostante gli annunci apocalittici di questi gruppi si rivelino sempre fasulli, gli adepti no sembrano scemare. Anzi, nel corso degli anni, aumentano”.

lunedì 16 novembre 2009

IL VATICANO E LA VITA EXTRATERRESTRE: "NON E' FANTASCIENZA"









La Chiesa ritorna sul tema e ancora una volta sceglie una data di grande valore simbolico...
Come già accaduto nel 2008, in una ormai celebre intervista a Padre Funes, apparsa sulle pagine dell’Osservatrore Romano, nella quale la Chiesa prendeva pubblicamente posizione sul tema UFO sostenendo che la presenza di tali fenomeni non sarebbe in contraddizione con la religione cattolica, il Vaticano torna ancora una volta a parlare in termini molto concreti dell’esistenza di una vita extraterrestre.

E per farlo sceglie una data che a molti sarà passata inosservata: il 6 novembre, lo stesso giorno in cui, 55 anni fa, nel 1954, una formazione composta da decine di oggetti luminosi fu vista disporsi a forma di croce greca, proprio sulla verticale dello Stato del Vaticano.
Solo una coincidenza? Oppure l’ennesima prova che il Vaticano, al pari di tutte le altre potenze mondiali, sta assumendo pian piano una precisa posizione “politica” rispetto alla questione della presenza extraterrestre?

Faccio soltanto notare che la precedente intervista(*) di Padre Funes fu pubblicata nel giorno dell’anniversario del miracolo di Fatima…

In ogni caso vi suggerisco di leggere molto attentamente quanto riportato nell’articolo reso pubblico dall’agenzia ASCA.

Citta’ del Vaticano, 6 nov – Si e’ aperta oggi in Vaticano una settimana di studi dedicata all’Astrobiologia, ovvero allo studio della vita fuori dalla terra, un’iniziativa che rientra nell’ambito dell’attuale Anno dell’Astronomia e organizzata dalla Pontificia Accademia delle Scienze insieme alla Specola Vaticana. Lo studio della possibilita’ di un’altra vita intelligente nell’universo oltre all’uomo, ha detto il card. Giovanni Lajolo che ha portato il saluto del Papa agli studiosi che partecipano all’incontro, e’ ”un compito che esige serieta’ scientifica e che non va confuso con la fantascienza”. ”Nella ricerca nessuna verita’ puo’ farci temere”, ha aggiunto, perche’ ”le scienze, proprio mentre aprono l’uomo a nuova conoscenza, contribuiscono a realizzare l’uomo come uomo”.

Per p. Jose’ Funes, direttore della Specola Vaticana, ”finora sappiamo che ci sono circa 350 stelle che hanno pianeti che girano loro intorno; tra questi pianeti, potrebbero essercene di simili alla terra. Ecco, questo e’ lo scopo dell’astrobiologia: cercare possibilita’ di vita nell’universo, al di fuori della terra”. Durante la settimana di studio, ‘’si presenteranno gli ultimi risultati per aiutarci a capire meglio a che punto siamo nella ricerca della vita nell’universo; e anche per fare il punto della situazione in una disciplina in cui crediamo che sia molto importante che la Chiesa sia coinvolta in questo tipo di ricerca, almeno nel seguire i principali risultati riconosciuti dalla comunita’ scientifica”.

Finora, spiega, ”non abbiamo nessuna prova dell’esistenza di vita, nemmeno nelle forme piu’ primitive, nell’universo.

Ancor piu’ si puo’ dire della vita intelligente al di fuori della terra”. Pero’, aggiunge, ”questo e’ un confine, una frontiera della scienza; credo che il paragone tra gli studi che compiono i biologi sulla terra, come le forme di vita anche molto primitive che possano sopravvivere a condizioni estreme, come ad esempio nelle profondita’ degli oceani, ci possono aiutare a comprendere anche le possibilita’ che esista la vita anche in altri mondi. Allo stesso tempo, se riuscissimo a scoprire se c’e’ vita fuori dalla terra, questo potrebbe aiutarci a comprendere meglio come si e’ formata e sviluppata la vita sul nostro pianeta”.

Fonti: Ansa.it - Ivanceci.it

martedì 10 novembre 2009

Gli X-files canadesi rivelano la possibilità di uno sbarco extraterrestre








Pochi sanno che il governo canadese ha scelto di rilasciare i suoi file UFO nel 2005 e 2007. Oltre 9500 fascicoli sono stati rilasciati senza alcuna consultazione pubblica e notifica. Fra queste migliaia di documenti riguardanti avvistamenti per lo più noiosi e memorandum amministrativi, il governo canadese ha nascosto documenti sensibili che dimostrano chiaramente come alcuni ufficiali hanno preso molto seriamente la questione ufo.


Sono state discusse alcune misure  atte a minimizzare alcune relazioni sugli UFO utilizzando così simili tattiche impiegate dall’Air Force dagli Stati Uniti .L’ultima accusa è quella mossa dal Direttore scientifico dell’Intelligence Canadese,il quale  suggerisce che il Canada avrebbe pianificato delle procedure da attuarsi in caso di sbarco di un UFO.Nella promulgazione dei 9500 file sul proprio sito web dal titolo “Canada UFO – Ricerca per l’ignoto“, il governo canadese ha aperto una discussione internazionale sulla questione degli oggetti volanti non identificati.


Questa controversia è alimentata dalla chiara ammissione da parte di ufficiali del ministero della Difesa Nazionale i quali hanno regolarmente affrontato tattiche e politiche su come “minimizzare” il fenomeno UFO fin dal 1950 ed è ancor più curioso  il fatto che il Canada, nel 2005 e 2007, ha scelto di “riesumare” queste controverse testimonianze nascondendole tra migliaia di relazioni ed avvistamenti UFO.


Con il palese occultamento di questi files, il governo canadese vuole forse ingannare i cittadini fuorviandoli dalla verità, oppure si tratta di un semplice caso di pragmatismo burocratico? A differenza di Inghilterra,Francia,Danimarca e Brasile che hanno scelto di rilasciare i propri files sugli ufo coinvolgendo anche la stampa internazionale nel  2007, 2008 e 2009, il governo canadese ha invece scelto di pubblicare i propri documenti,in gran segreto,ottenendo una totale assenza di copertura dei media,nascondendo di conseguenza la consultazione degli stessi al pubblico,così che molti ufficiali canadesi sono riusciti a mantenere il segreto sul loro coinvolgimento nella questione ufo.


Nessuno, al di fuori di un pugno di esperti ricercatori UFO, era a conoscenza che il Canada aveva istituito un archivio sugli ufo.Inizialmente alcuni files sono stati rilasciati nell’agosto 2005, altri nel dicembre 2007,nella completa segretezza senza alcun avviso ne comunicazione alla massa.


 


Il documento ufficiale del Direttore Scientifico dell'Intelligence canadese


Alcuni elementi salienti emersi dai files canadesi


Le lettere:


1.Gli Ufficiali canadesi adottano la stessa politica dell’ Air Force Statunitense nell’insabbiare il fenomeno UFO.


Canadian Joint Intelligence Committee Memorandum – G.S. Austin, Director of Air Intelligence,4 agosto 1950:
“La politica attuale dell’USAF è mirata a minimizzare il fenomeno ufo, indagando solo quando necessario da parte dell’area di comando senza speciali disposizioni per le indagini. Sembra che una politica simile da parte nostra sarebbe saggia e che non sarebbe auspicabile  produrre un apposito questionario o eventuali accordi per l’inchiesta poiché ciò comporterebbe a pubblicizzare la questione. E’ stato suggerito quindi che le relazioni sugli avvistamenti  non dovrebbero essere sollecitate…”.


2. Lettera del Ministero della difesa nazionale


Al contrario, il ministero della Difesa Nazionale ha inviato lettere contraddittorie ed indiscrete ai cittadini canadesi informandoli che nessun dipartimento all’interno del governo aveva ricevuto istruzioni circa la volontà di rifiutare informazioni sugli oggetti che possono risultare di origine extraterrestre nonostante il fatto che i fascicoli siano stati designati “ristretti” o “segreti” fin dagli anni cinquanta e la politica canadese fosse improntata a minimizzare gli avvistamenti UFO.


Una lettera ministeriale dichiara;”posso assicurarvi che  non vi è alcun dipartimento di governo che voglia raccogliere testimonianze e/o ha informazioni sugli oggetti che potrebbero essere di origine extraterrestre.”(Il Ministro della difesa nazionale Douglas della marzo 1962.)Chiaramente questa dichiarazione da parte del Ministero della difesa è incoerente con quanto disposto  e contraddice la pratica della repressione pubblicitaria  sugli UFO come suggerito da G.S. Austin (Director of Air Intelligence).


3. Piano ufficiale – in caso di un UFO sbarco


Nessun’altra lettera, ha rivelato esplicitamente l’accusa al governo canadese come quella arrivata al Direttore scientifico dell’ Intelligence riguardante lo sviluppo di un piano in caso di uno sbarco UFO sul suolo canadese. Questa lettera dichiara: “Si ritiene opportuno aggiungere che nel caso si verifichi lo sbarco di un ufo sul territorio canadese,deve essere avvisata immediatamente  la base RCAF più vicina  tramite un telegramma inviato al comando… forse faremmo meglio a discuterne quando avrete riflettuto.” (A.J.G. Langley, Defense Research Board Director of Scientific Intelligence ,19 Aprile 1950.)


E’ degno di nota che il Sig. Langley non utilizza la parola “crash” ma utilizza la parola “sbarco” per descrivere un volo in cui vi è una discesa “controllata” sul territorio canadese. Per qualsiasi attento osservatore o studente di lingue questa dichiarazione indica che gli ufficiali canadesi hanno preso seriamente in considerazione la possibilità di uno  sbarco da parte di un veicolo di origine sconosciuta che potrebbe essere oggetto di un qualche tipo di controllo intelligente.


Si può pertanto concludere che gli ufo sono effettivamente operativi e sono un’imminente fonte di preoccupazione per le autorità canadesi.Sebbene i media snobbino il fenomeno ufo , l’apertura verso la trasparenza dei fatti su questa realtà è in costante crescita. Il riconoscimento e l’apertura dei governi su questo argomento è un dato di fatto e sta ricevendo sempre più consensi dai principali organi di stampa.


Il riconoscimento di una prospettiva che miri a nuovi rapporti di collaborazione, o aperture diplomatiche verso civiltà esistenti fuori dal nostro mondo potrebbero rappresentare una svolta per la razza umana  per comprendere meglio la sua natura. Il rigettare e sopprimere questa possibilità evidenzia l’orgoglio umano che nega la capacità della nostra specie di evolversi e guardare oltre quello che siamo e ciò che possiamo diventare.