mercoledì 30 settembre 2009

OBAMA: "CLIMA, IL TEMPO STA PER SCADERE: RISCHIAMO LA CATASTROFE"






A New York il vertice Onu in vista della conferenza di Copenaghen. Il presidente cinese: «Ridurremo notevolmente le nostre emissioni». Ban Ki-moon: lentezza glaciale dei negoziati.


MILANO - «La minaccia è grave, urgente e crescente: se non agiremo rischiamo di consegnare alle future generazioni una catastrofe irreversibile». Il presidente americano Barack Obama lancia l'allarme sul futuro del pianeta da New York, dove è in corso il summit dell'Onu sul clima: «Il tempo rimasto per correre ai ripari sta per scadere. La sicurezza e la stabilità di tutte le nazioni e di tutti i popoli sono a rischio». Obama non nasconde che un nuovo accordo sul clima, anche se possibile, «non sarà facile». «Non ci facciamo illusioni, la parte più dura del lavoro resta ancora da fare in vista di Copenaghen - ha detto il presidente americano -. Anche gli Stati Uniti hanno fatto poco, ma questo è un nuovo giorno, questa è una nuova era e posso dire con orgoglio che gli Stati Uniti hanno fatto di più per l’energia pulita e per ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera negli ultimi otto mesi che in qualsiasi altro periodo della storia». Quindi ha invitato anche i Paesi emergenti coma la Cina e l'India «a fare la loro parte, adottando misure vigorose».

HU: «RIDUZIONE CO2» - E proprio la Cina, come atteso, ha lanciato un segnale positivo. Il presidente Hu Jintao ha detto che il Paese intende ridurre le emissioni di anidride carbonica per ogni unità di prodotto nazionale lordo di un «margine notevole» entro il 2020. Davanti a una platea di oltre cento leader mondiali, Hu ha precisato che il suo governo sta portando avanti enormi sforzi e che continuerà ad agire «con determinazione»: ha parlato di un importante aumento della superficie boschiva, di tecnologie eco-sostenibili e di un aumento del 15% della quota di energia non fossile nel totale del consumo grazie a uno «sviluppo vigoroso» delle energie rinnovabili e nucleare. Ad oggi la Cina è considerata il Paese maggiormente responsabile dell'inquinamento globale dell'atmosfera assieme agli Usa: ai due Paesi è riconducibile il 40% delle emissioni di Co2. Il primo ministro giapponese Yukio Hatoyama, dicendosi in totale accordo con il «Green New Deal» di Obama, ha ricordato che il suo Paese intende ridurre del 25% le emissioni di gas serra entro il 2020.

BAN KI-MOON - L'incontro al Palazzo di Vetro è stato aperto dal segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, che ha rimproverato la comunità internazionale per la «lentezza glaciale» dei negoziati verso un nuovo trattato che sostituisca il protocollo di Kyoto nel 2013. «Abbiamo meno di dieci anni per evitare gli scenari peggiori - ha detto Ban di ritorno da una missione al Polo Nord -. Sull'Artico i ghiacci potrebbero sparire entro il 2030 e le conseguenze sarebbero sentite dai popoli di ogni continente». Il cambiamento climatico colpisce soprattutto i Paesi meno sviluppati e in particolare l'Africa, dove «il cambiamento climatico minaccia di cancellare anni di sviluppo, destabilizzando Stati e rovesciando governi». Ban ha lanciato un appello ai Paesi industrializzati, invitandoli «a fare il primo passo», perché così «altri adotteranno misure audaci». Il nuovo trattato deve includere «obiettivi per la riduzione di emissioni entro il 2020 e supporto finanziario e tecnologico» ai Paesi in via di sviluppo. Un fallimento alla conferenza sul clima di Copenaghen di dicembre, ha concluso, sarebbe «moralmente ingiustificabile, economicamente miope e politicamente avventato».

PAM: «FAME IN AUMENTO» - Anche il Programma alimentare mondiale dell'Onu si è unito all'appello del segretario generale. «Il cambiamento climatico riguarda tutti noi. Ogni giorno al Pam osserviamo gli effetti dei danni che la fame, causata dagli eventi atmosferici, infligge alle persone che ricevono il nostro aiuto. Ogni giorno assistiamo persone colpite da siccità e inondazioni - dichiara il direttore esecutivo Josette Sheeran -. Sulla scia della crisi finanziaria e di quella alimentare, la fame causata dagli eventi atmosferici sta ora colpendo senza tregua le comunità povere e affamate. L'Obiettivo di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite per sconfiggere la fame è quello a maggior rischio. Esso sta perdendo terreno, con 150 milioni di nuovi affamati negli ultimi due anni».



Fonte: Corriere della Sera

MISSIONE LCROSS: LA NASA HA IN PROGETTO DI BOMBARDARE LA LUNA IL 9 OTTOBRE 2009








Il bombardamento è previsto per il 9 ottobre 2009 alle 13,30 ora italiana. La sonda Nasa LCROSS lanciata in orbita lo scorso maggio, guiderà il razzo Centaur, una vera e propria arma cinetica da Guerre Stellari del peso di due tonnellate, per distruggere uno specifico cratere del Polo Sud lunare, il Cabeus A. Il razzo si schianterà a una velocità di 5.600 km/h. Tale scempio compiuto in nome dell'arrogante e cieca umana scienza produrrà un altro cratere enormemente più profondo e più ampio di circa 5 miglia quadrate. La motivazione ufficiale rilasciata dalla NASA è quella di ricercare l'acqua ghiacciata cristallizzata in questa specifica zona, che diverrà utile (sempre se c'è) per la sopravvivenza umana dei futuri insediamenti di basi lunari americane, con ogni probabilità militari camuffate da scientifiche.

Ma altre fonti sostengono che la missione LCROSS altro non è che una guerra segreta del Governo Ombra (o La Cabala statunitense infiltrata giustappunto nella NASA, come lo è in moltissimi altri enti e agenzie governative, militari e di intelligence che siano, se non nel governo americano stesso) una guerra intenzionalmente perpetrata contro le civiltà extraterrestri che hanno le loro basi sulla Luna e proprio una di esse sarebbe proprio di stanza nel cratere Cabeus A. .

giovedì 17 settembre 2009

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SUMMIT EUROPEO DI ESOPOLITICA: L’EUROPA SI IMPEGNI A FAVORE DELLA DIVULGAZIONE DEL FENOMENO UFO


A Barcellona i più grandi esperti mondiali di Esopolitica si sono dati appuntamento per chiedere al Parlamento Europeo di farsi portavoce di una politica per rivelare la verità circa la presenza extraterrestre sulla Terra.

Nei giorni 25 e 26 di Luglio 2009 ha avuto luogo in Spagna un evento che rappresenterà un importante precedente per il movimento esopolitico europeo. Barcellona, infatti, è stata la sede di uno storico incontro tra i maggiori esponenti dell’ esopolitica mondiale che si sono riuniti per fare il punto sullo stato del cover-up ancora oggi imposto da molti governi europei e da quello degli Stati Uniti in merito alla presenza extraterrestre.

Tutti i relatori che si sono alternati in questa storica conferenza sono noti ricercatori nel campo esopolitico modiale: Paola Harris (USA), Alfred Webre (Canada), Steven Bassett (USA), Steven Greer (USA), Frederik Uldall (Danimarca), Robert Fleischer (Germania), Klaus Dona (Austria), Michael Salla (Australia), Nick Pope (Gran Bretagna), Maurizio Baiata (Italia), Jean Charles Duboc (Francia), Pépon Jover (Spagna).

Pépon Jover, direttore di esopolitica Spagna ha così commentato questa importante iniziativa:

“Viviamo in un momento storico di profonda trasformazione della coscienza sociale, molti cambiamenti stanno già avvenendo e molti altri sono all’orizzonte. Tutte le trasformazioni implicano inevitabilmente delle crisi profonde e quella attuale sta minando le basi stesse della nostra civiltà. Eppure, proprio ora ci viene offerta una opportunità senza precedenti per avvicinarci ad un nuovo paradigma di sviluppo.

La responsabilità di metterci in gioco per dare un nuovo corso alla storia finalmente riguarda noi e soltanto a noi, abitanti di questo pianeta. Il Paradigma dell’ Esopolitica è il modello del Ventunesimo Secolo che stabilisce che la vita non è confinata alla nostra presenza nello spazio, come si è creduto finora, ma è presente ben oltre i limiti della nostra orbita.

Questa nuova consapevolezza modifica radicalmente tutte le nostre convinzioni sulla vita e trasforma le fondamenta della nostra civiltà. Come ha detto Alfred L. Webre “Può darsi che la realtà del nostro pianeta sia ben diversa, può darsi che noi, suoi abitanti, ci crediamo completamente isolati mentre intorno a noi fiorisce e si sviluppa in maniera altamente organizzata una super Società Interplanetaria, Intergalattica e multidimensionale.” Se questa ipotesi è fondata, e ormai disponiamo di prove sufficienti per affermarlo, le implicazioni per la nostra civiltà sulla Terra sono profonde e innumerevoli.

Già molti paesi come la Francia, l’Inghilterra, il Canada, l’Irlanda, la Danimarca, l’Ecuador, il Messico, il Brasile, il Cile e il Perù hanno aperto al pubblico e stanno aprendo i loro archivi un tempo segreti sugli Oggetti Volanti Non Identificati.

Il portavoce del Governo Giapponese, Nobutaka Machimura, il 19/12/2007 ha detto senza mezzi termini di credere “definitivamente” all’esistenza degli UFO. Recentemente, (13/05/2008) il Vaticano ha dichiarato che la fede cristiana non è in conflitto con il credere agli extraterrestri. Molti astronauti hanno affermato di fronte alla stampa, come il Dott. Edgar Mitchell il 24/07/2008, che il contatto con gli extraterrestri è già avvenuto. Nick Pope, importante personalità che ha studiato gli UFO per conto del Governo Inglese, ha dichiarato il 26/01/2009 che dagli anni ‘80 il suo governo ha dato ordine ai propri piloti militari di abbattere gli UFO senza, peraltro, alcun risultato.

Potremmo continuare all’infinito con le citazioni di tali notizie internazionali, ormai appare chiaro che è in atto un fondamentale cambiamento nel modo in cui gli organi di stampa affrontano la questione della vita extraterrestre.

Siamo alla vigilia della scoperta che non siamo soli nell’ Universo e che non lo siamo mai stati. Durante tale vigilia dobbiamo affrontare grandi sfide sociali e planetarie e il Paradigma Esopolitico può fornirci i mezzi giusti per affrontare i nuovi modelli di sviluppo necessari. Albert Einstein diceva “Non possiamo risolvere i problemi ragionando allo stesso modo di quando li abbiamo creati”. Per questo motivo il Paradigma dell’ Esopolitica implica una evoluzione della Coscienza che ci offrirà le strategie e gli aiuti necessari a risolvere i problemi con cui dovremo fronteggiarci.”

A conclusione del Summit, proprio per dare il segno di un impegno concreto a favore della cosiddetta “disclosure” sul fenomeno UFO, si è apporvato un documento in cui si chiede al Parlamento Europeo di impegnarsi nella creazione di una Agenzia Europea per studio del fenomeno UFO e delle questioni Extraterrestri.

martedì 15 settembre 2009

La Danimarca pubblica i dossier top secret sugli Ufo

LA DANIMARCA PUBBLICA I DOSSIER TOP SECRET SUGLI UFO

 







L'Air Force Danese ha aperto i propri archivi UFO, fornendo informazioni su oltre 15000 avvistamenti al pubblico. Gli archivi UFO ora sono disponibili al pubblico, fornendo dettagli su avvistamenti degli ultimi 30 anni.





L'Aeronautica Danese si unisce alla lunga lista di enti governativi e militari mondiali, che hanno deciso di rendere pubblico il materiale riguardante le segnalazione UFO.
Dopo Inghilterra, Francia, Irlanda, Stati Uniti ed Ecuador, quest'ultimo stato ha addirittura realizzato dei veri e proprio documentari video resi pubblici su Youtube, sono ora disponibili 325 pagine di rapporti (allegati al presente articolo in lingua originale) con oltre 200 casi occorsi tra il 1978 e il 2002, tutt'ora inspiegati dai militari danesi.





L'organizzazione civile SUIFOI (Scandinavian UFO Information) ha avuto l'incarico di raccogliere tutte le segnalazioni successive al 2002, collaborando attivamente con l'aeronautica danese, anche per analizzare i vecchi dati raccolti dai militari sotto forma di rapporti.
L'organizzazione ha catalogato ed analizzato oltre 15.000 segnalazioni, di cui appunto un 95% rimane ancora senza spiegazione, essendo state escluse tutte quelle conosciute.
Non tutti gli avvistamenti segnalati riguardano la Danimarca in particolare ma ci si spinge fino in Groenlandia e oltre.
Il 5 gennaio 1981 alle ore 12.50 un oggetto volante "infuocato" di forma quadrata è stato osservato mentre atterrava vicino alla base aerea di Thule.
L'oggetto è sparito nel nulla proprio come è apparso. Non si è trattato però di un miraggio, dato che gli stessi radar della base americana hanno tracciato l'ufo.
Diverse segnalazioni coinvolgono anche forze dell'ordine locali come testimoni delle manifestazioni ufologiche.
L'avvistamento di Thule in Groenlandia ad esempio, è confermato a pagina 246 dal rapporto dal direttore della polizia locale.
Nell'agosto del 1991 due ufficiali di polizia di pattuglia notturna nella zona nord di Copenhagen, Ordrup, hanno vissuto una strana esperienza.
Erano seduti in macchina quando intorno alle 2.30 di notte hanno visto uno strano oggetto fluttuare a 75-150 metri sopra la loro vettura.
Gli agenti hanno descritto la parte sottostante del velivolo come simile a quella di un aeroplano. In concomitanza i loro apparati radio hanno smesso di funzionare. Hanno seguito l'oggetto muoversi lentamente in lontananza fino a sparire.
Un altro dei casi irrisolti presenti nel fascicolo datato 1982, ha come protagonista un ragazzo di 15 anni durante una uscita in bicicletta mattutina su una strada di campagna.
Il ragazzo ha notato qualcosa di anomalo in uno dei campi che costeggiavano la strada, è sceso dalla bicicletta e si è incamminato verso quella che sembrava una grande trottola luminosa.
Avvicinatosi abbastanza, il ragazzo ha potuto addirittura distinguere cinque figure umanoidi muoversi intorno all'oggetto. Le figure erano alte circa 60 cm. ed avevano grandi teste e corpi, sproporzionate rispetto alle piccole gambe.
"Abbiamo deciso di pubblicare gli archivi perché tutto sommato non c'è nulla di veramente segreto contenuto in essi." - ha spiegato Thomas Pedersen, capitano dell'Aeronautica Danese al Copenhagen Post, sottolineando che i militari stavano ricevendo continue richieste da parte dei giornalisti di avere accesso a questi documenti. Secondo il Pedersen, il compito dell'aeronautica è quello di difendere la Danimarca da possibili minacce e "gli ufo non sono una minaccia riconosciuta".