martedì 3 maggio 2011

Mass-Media, carne e messaggi ingannevoli

La stragrande maggioranza delle persone è convinta che i mezzi di informazione, la televisione e la carta stampata, siano al servizio del popolo e che i messaggi pubblicitari o gli enunciati degli "esperti" siano a beneficio della gente. Nulla di più sbagliato, di più fuorviante, di più ingannevole, di più disonesto. La gran parte dei programmi sono capziosamente manovrati, edulcorati, fatti di realtà inesistenti, di falsi miti, governati, voluti, gestiti, studiati a tavolino dai grandi centri di potere economico (chimico-farmaceutico, petrolifero, zootecnico, agroalimentare, politico...), dalle industrie mosse da pure motivazioni speculative.

Questi gruppi famelici (dell'America, dell'Europa, della Russia, della Cina...) si servono di ogni mezzo possibile, di ogni mediocre ricercatore, disposto a vendersi e a sostenere le loro posizioni, con lo scopo di dare alla popolazione ingenua non un prodotto utile, benefico, a vantaggio della salute, del benessere, della vera conoscenza, ma semplicemente un prodotto redditizio, che consenta un sempre più grosso guadagno, a qualsiasi costo. E a pagarne le dure conseguenze sono sempre gli sprovveduti, i più deboli, gli animali. La categoria delle massaie è quella maggiormente bombardata da prodotti di ogni genere e di alimenti vere e proprie bestemmie nutrizionali fatte da proteine ignobili, grassi saturi, zuccheri semplici, prodotti di sintesi, integratori inorganici: veri attentati alla salute, alla natura, alla mente e alla coscienza.
L'aspetto più preoccupante è che i media (con la loro infernale macchina pubblicitaria che investe somme stratosferiche e che trabocca di pubblicità diseducativa) hanno la capacità di influenzare e manovrare non solo la sfera politica e la televisione di Stato ma anche la cultura in senso lato, di rendere manovrabile la mente degli individui e soprattutto di generare una coscienza umana sempre più superficiale, materialista, edonista, insensibile. Il perverso meccanismo è semplice: ti finanzio il programma ma ti mando il mio esperto in materia di ...Così in apparenza è la scienza che parla, nella sostanza è il farabutto di turno venduto, pagato per indirizzare le scelte verso quel prodotto che fa solo gli interessi del mandante a scapito della verità e del bene della popolazione.

Così gran parte della scienza medica ufficiale, del settore della ricerca e della sperimentazione è improntata a cercare le soluzioni richieste dai finanziatori per consentire alla gente di continuare a vivere come gli pare, con tutti i vizi e le dissolutezze alimentari dandole poi la soluzione in pillole. E anche se noi vegetariani scoppiamo di salute, i carnibali-pseudoscienza-dipendenti, non attribuiscono mai al loro stile di vita e alla loro innaturale alimentazione le molte malattie cui sono generalmente flagellati, ma al fato, al caso, alla genetica, alla familiarità. E non c'è ragionamento che tenga, non c'è modo di scuotere le convinzioni consolidate dalla massa ipnotizzata, radicate perchè suffragate dai medici, poco o niente informati sulla scienza alimentare o prezzolati dalla grandi industrie chimico-farmaceutiche, con la tacita, costante benedizione di santa romana chiesa. Non bastano i dati scritti e ribaditi più volte in ogni lingua e in ogni tempo dai veri e grandi medici e maestri. Non bastano i dati scientifici degli istituti di ricerca più seri ed accreditati del mondo. Non basta il parere netto e lapidario di tanti onesti cancerologi e cardiologi e nemmeno quello degli scienziati, dei grandi santi e dei filosofi. Trovare qualcuno disposto a mettere in discussione i propri convincimenti, desideroso di capire e di evolversi è la cosa più difficile dell'universo. "

E' più facile trovare qualcuno disposto a farsi operare che qualcuno disponibile a rinunciare al suo caffè".

Se nel passato il senso critico della gente era fagocitato principalmente dal potere politico e religioso oggi si sono aggiunti quello delle lobby multinazionali e quello mediatico. Ma la musica non cambia. La gente comune, come in ogni epoca, crede di essere libera di ragionare con la propria testa. Mi chiedo: il popolo ebraico era dotato di senso critico quando gridando "Crocifiggilo" si rendeva responsabile del più crudele degli omicidi della storia? Quando nelle piazze di tutta Europa si bruciavano gli eretici, le streghe e i vari Giordano Bruno la gente ragionava con la propria testa? E i soldati di ogni epoca ed esercito quando si rendevano (e si rendono) complici dei più infami delitti contro i propri fratelli e contro la popolazione inerme, erano (e sono) dotati di ragione propria? L'uomo si macchierebbe ugualmente di tanti crimini se non si facesse manovrare la mente e la coscienza dai grandi centri di potere, dei vari demagoghi e falsi condottieri?

Il campo della nutrizione è quello più a rischio in tema di condizionamenti e di autentici brogli. Sia perché gli uomini sono tanti, sia perché mangiano almeno tre volte al giorno, per cui, cibandosi pure male, si ammalano spesso e ricorrono a sostanze innaturali tipo farmaci e integratori.

Ed è qui che si innesta invariabilmente l'impero del male, l'impero del soldo a tutti i costi, che coinvolge allevatori di bestiame, industrie di lavorazione e trasformazione della carne, ristoratori e cuochi non all'altezza del loro compito, industrie conciarie, fabbricanti di cibi e bevande malsane, e via discorrendo. Ecco dunque dove scatta la molla della controinformazione, la perversa spirale del martellamento ideologico tramite i mass-media televisivi che entrano nelle case armati di tutto punto. Dieci menzogne nella mano destra e cinque

insabbiamenti in quella sinistra, e una irresistibile voglia di imbrogliare la gente portandola a consumare più carne e più proteine, mentre i ricercatori seri rimarcano che il 30% dei tumori è causato dall'alimentazione a base di proteine della carne e del latte mentre solo il 5 percento deriva dai fattori ambientali. La televisione di Stato che pubblicizza tale mortale prodotto, che attraverso i suoi canali convince le mamme che la carne è un alimento ottimale per la crescita dei loro bambini, non commette forse un crimine contro la salute e la vita dei cittadini?

Come neutralizzare gli effetti nefasti commessi quotidianamente, con ritmo micidiale dai media che sono riusciti a convincere la popolazione di fidarsi ciecamente dei loro messaggi? Come neutralizzare le dichiarazioni false e tendenziose dei nutrizionisti spudorati e prezzolati che parlano ancora di proteine nobili, di aminoacidi essenziali, di ferro eme, di vitamina B12, di Omega 3, di calcio nei latticini, che hanno convinto il 90% della popolazione che il pesce bisogna mangiarlo almeno 2 volte a settimana, alternato alla carne, al formaggio o alle uova? Come liberare le masse da questa grande farsa culturale dalle abissali bugie televisive? Si riuscirà mai a far rinsavire la gente, a restituirle la sua dignità, la sua libertà di pensiero, la sua autodeterminazione, la sua salute, la sua vita?

Interrompere questo diabolico meccanismo sembra impossibile se non attraverso una presa di coscienza individuale, una illuminazione dal profondo che consenta all'individuo il suo più sano e costruttivo senso critico. Le grandi rivoluzioni non nascono mai dal vertice e noi non abbiamo alternative se non quella di unire le nostre poche forze, di sentirci responsabili anche del destino collettivo. La nostra è una battaglia disperata e disperante, perché basata non sull'interesse o sul guadagno ma sulla conquista della libertà vera dell'essere, della vera cultura, della saggezza, del buon senso, della logica. La nostra "televisione" deve essere il passa-parola, il nostro computer, i nostri libri, le nostre dispense, la fotocopia di un documento utile, la lettera di protesta, sempre animati dalla speranza che prima o poi la maggioranza si accorga del tranello cui è preda da millenni (e oggi più che mai) e riesca a tornare libera, indipendente, capace di gestire la propria mente, la propria coscienza.

Anche se le forze in campo sono ìmpari; ognuno di noi deve far sua questa battaglia, deve sentirsi non più mattone dell'edificio ma pilastro portante; diventare polo di divulgazione della nuova cultura universalista; deve essere non più collaboratore ma leader dei nostri ideali; non più soldato ma generale e creare intorno a se un esercito disposto ad operare al servizio della verità e della vita. Io ne sono certo, vinceremo la nostra battaglia, è solo questione di tempo, sia perché alle nostre spalle e nel nostro cuore stanno le anime ed il pensiero dei grandi maestri di ogni tempo e paese e sia perché l'evoluzione di tutti gli esseri è una realtà inarrestabile: ma sta a noi accelerarne il cammino.

di Franco Libero Manco e Valdo Vaccaro

Associazione Vegetariana Animalista
via Cesena 14 Roma 00182 tel. 06 7022863 - 3339633050
www.vegetariani-roma.it - www.universalismo.it


Fonte: climatrix.org

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