mercoledì 29 febbraio 2012

Migliaia di delfini scappano dalle coste della California, ignote ancora le cause




29 feb. 2012 - Cosa ha spinto un gruppo di almeno 2000 delfini ad abbandonare le coste della California in modo cosi' repentino rimane ancora un mistero per gli ambientalisti.L'Esodo dello spostamento di massa e' stato filmato dalle telecamere di un imbarcazione dedita al whale-Dolphin Wathcing,secondo i naturalisti sarebbe un comportamento anomalo per questi splendidi animali che solitamente si spostano in colonie di decine e non in migliaia come sono stati filmati. Rimane quindi l'interrogativo su cosa abbia potuto spaventare gli animali a tal punto da farli scappare in massa?Guardate il video che segue...



Fonte: Terra Real Time

Le conseguenze di un'inversione magnetica sul nostro pianeta

L'inversione del campo magnetico terrestre si è già verificata diverse volte nel corso della storia del nostro pianeta. E se accadesse oggi e in modo rapido? Le sue conseguenze sulle società tecnologicamente avanzate potrebbero portare allo stato di caos... Il Nord è veramente a Nord? Non necessariamente,il Nord potrebbe essere al Sud.Oggi gli scienziati dicono che è solo una questione di tempo e che un giorno potremmo essere colpiti da una sorta di caos magnetico tale da determinare 1 inversione dei poli magnetici.



Alla distanza di circa 150.000.000 di KM dal Sole,la Terra è circondata da uno scudo magnetico,una specie di ombrello spaziale costituito dalle tante linee di forza del campo magnetico terrestre, che protegge il pianeta dalla radiazione solare.Il campo magnetico terrestre, o campo geomagnetico, è un fenomeno naturale, comune anche ad altri pianeti ed è soprattutto presente nel Sole. La Terra si comporta come se al suo centro vi fosse una calamita a forma di sbarra,cioè una sorta di dipolo magnetico, il cui asse è leggermente inclinato di circa 11° rispetto all'asse di rotazione terrestre.
Poli magnetici e poli geografici

I poli magnetici non coincidono con quelli geografici.E' importante sottolineare il fatto che la definizione che diamo di polo magnetico Nord e Sud è solo una convenzione. Di fatto, il polo Nord magnetico si trova al Sud geografico e viceversa.L'ago della bussola non può indicare un polo della stessa polarità, perciò è stato scelto che il polo magnetico Sud, cioè quello fisico, sia chiamato polo Nord magnetico in analogia con il Nord geografico.Attualmente, il polo Nord magnetico è localizzato al largo della costa occidentale dell'isola di Bathurst, nelle regioni canadesi a circa 1.300 km a Nord-Ovest della baia di Hudson, mentre il polo Sud magnetico è situato al margine del continente antartico nella Terra di Adélie.

Sappiamo inoltre che il campo magnetico terrestre non è costante nel tempo ma è dinamico e attivo e subisce variazioni in termini di direzione e d'intensità.Le misure hanno, di fatto, dimostrato, che le posizioni dei poli non si trovano esattamente in quelle relative ai punti cardinali geografici che si spostano con la rotazione del pianeta.Ad esempio, il polo Nord magnetico si sposta continuamente intorno al polo Nord geografico e oscilla di circa 10 km al giorno per via delle interazioni con lo strato ionizzato dell'atmosfera.

Nell'era caos magnetico



Negli ultimi anni, l'interesse per lo studio del campo magnetico terrestre è cresciuto al punto che l'Agenzia Spaziale Europea ha istituito il programma scientifico Swarm, che prevede la messa in orbita di 3 satelliti per lo studio del geomagnetismo e dei suoi effetti sugli esseri viventi. Secondo alcuni scienziati, il fenomeno dell'inversione dei poli potrebbe causare un indebolimento dello scudo protettivo contro la radiazione solare determinando un assottigliamento dello strato di ozono e una maggiore penetrazione delle radiazioni ultraviolette, con un conseguente aumento delle malattie tumorali per gli esseri umani.Non solo, ma il fenomeno potrebbe avere anche effetti sugli animali, come le balene o alcune specie di uccelli, che si affidano, per così dire, al campo magnetico per orientarsi.C'è da dire che mentre una parte della comunità scientifica appare più ottimista, alcuni ricercatori sembrano ipotizzare una possibile inversione del campo magnetico anche in tempi relativamente brevi. Le rocce indicano che il campo si è indebolito negli ultimi 2.000 anni confermando che il declino verso il caos magnetico potrebbe essere già iniziato. Se questo è vero,tra 1.400 anni potremmo trovarci al punto 0, ossia al centro del processo che determinerà una nuova inversione dei poli, diciamo intorno all'anno 3.400 circa.
Sono ottimisti avverra' molto prima entro il 2040 e forse prima.
Verso l'apocalisse
Se l'inversione si verificasse in modo rapido, il mondo moderno ne verrebbe capovolto. Nelle peggiori delle ipotesi, le tempeste solari causerebbero black-out elettrici paralizzando le metropoli. La Terra potrebbe essere bombardata dalla radiazione solare, con un energia equivalente ad alcuni miliardi di bombe di Hiroshima, accompagnata da onde di magnetismo. una tempesta solare causerebbe forti fluttuazioni nelle linee di forza del campo magnetico terrestre, distruggendo le comunicazioni radio e televisive, i sistemi di navigazione, sovraccaricando le linee telefoniche ed elettriche, mettendo fuori uso le centrali elettriche.

Antico come la Terra, il campo magnetico costituisce una sorta di ombrello spaziale che aiuta il pianeta a difendersi mantenendo uno strato protettivo.Tuttavia, di tanto in tanto interrompe il suo flusso e subisce un'inversione i cui effetti possono essere disastrosi per gli esseri viventi. Il prossimo caos magnetico potrebbe essere già cominciato(ma non doveva essere nel 3400) e diventare così una costante nella vita degli esseri viventi.
 

Tempesta geomagnetica sul circolo polare artico


Ieri sera, per la seconda notte di fila, gli osservatori del cielo di tutto il Circolo Polare Artico hanno assistito al suggestivo spettacolo delle aurore. “Non ho mai visto niente di simile a questo“, dice Aaro Kukkohovi, che ha fotografato un’eruzione di luce da Lumijoki, un comune della Finlandia: “Che fantastica esplosione di energia. Il tutto soffiava come in un buco del campo magnetico terrestre appena sopra di noi!” La sua retorica non è lontana dal vero. La causa delle aurore è stata l’apertura di una crepa nella magnetosfera terrestre. Il vento solare versato ha alimentato quindi una tempesta geomagnetica di classe G1. Questo straordinario evento si è verificato alle altissime latitudini, comprese la Scandinavia, l’Islanda e la Groenlandia.

Fonte: Expianetadidio

Cosa sta accadendo nella remota Siberia russa?



Una relazione inquietante, preparata da Viktor Seleznyov, direttore dell'Istituto di geofisica  siberiano dell'Accademia Russa delle Scienze ( SB RAS ), sul terremoto di 6,8 magnitudo che ha colpito la Repubblica Tyva in Russia nella Siberia Orientale avverte che per le prossime settimane potrebbero avvenire nuovi eventi sismici di quella portata e' che sarebbero una prova dello spostamento dei poli sul nostro pianeta.

Il Direttore Seleznyov, e altri scienziati del SB RAS, sono stati sempre più preoccupati nelle ultime due settimane per questa regione, dopo le misteriose esplosioni avvenute il 9 e 12 febbraio che sembravano somigliare a quelle avvenute a Kemerovo nel 30 giugno 1908 il famoso Evento di Tunguska , che resta la più grande esplosione in tempi moderni che per oltre un secolo non e' stata ancora completamente spiegata.

Il "legame comune" tra queste esplosioni misteriose e l'incremento di eventi sismici in Siberiadice la relazione , è dovuto allo spostamento rapido del polo magnetico della nostra Terra del Nord che è raddoppiato negli ultimi 50 anni , e dal 1990 che ha avuto un accelerazione  in direzione  nord-nord-ovest nel Mar Glaciale Artico a più di 55 chilometri all'anno.

l'effetto più immediato sulla nostra Terra, di questa "anomalia magnetica" e' stata la "strana rottura " della corrente a getto sopra l'emisfero nord che sul versante nord-americano ha prodotto l'inverno più secco e più caldo registrato nella storia , ma sul versante europeo ha causato record di freddo e neve con più di 650 vittime.

Secondo il Direttore Seleznyov il pianeta sarebbe attualmente in una fase di indebolimento del campo magnetico 

Un'escursione geomagnetica, come un inversione geomagnetica, è un significativo cambiamento nel campo magnetico della Terra. Diversamente, un'escursione geomagnetica non rappresenta una variazione su larga scala dell' orientamento del campo, ma rappresenta piuttosto una drammatica, diminuzione tipicamente di breve durata dell' intensità del campo, con una variazione di orientamento del polo che puo' arrivare fino a 45 gradi rispetto alla posizione precedente
.http://www.whatdoesitmean.com/index1563.htm
Cosa significa tutto questo?E' noto che lo spostamento del polo nord magnetico e' in atto oramai da tempo,ma cosa potrebbe innescare dei terremoti in una zona del pianeta cosi' remota?Chi ci dice che non si tratti di esperimenti militari?Ed il riferimento alla variazione della corrente di getto del mese di Febbraio 2012 non vi fa pensare a qualche esperimento effettuato nella ionosfera tramite HAARP?Non saprei dire quale sia il male minore,ma a questo punto preferirei che sia colpa veramente di esperimenti militari,perche' se si trattasse veramente di anomalie magnetiche significherebbe che stiamo entrando in un processo irreversibile con conseguenze inimmaginabili per la stabilita dell'intero Pianeta Terra.
 

martedì 21 febbraio 2012

Piogge al Polo Nord


Clicca per ingrandireTemperature minime giornaliere alle Svalbard, polo Nord (in rosso) e a Modena (giallo) dall’1 al 10 febbraio
Per caso, facendo i “giochini” con i numeri e le osservazioni meteo, sono finito a guardare il tempo alle Isole Svalbard, terra di orsi Polari. Ricordo alcuni anni fa che rimasi stupito dalla pioggia alla stazione meteo di quell’isola, in pieno gennaio e ne parlai Che Tempo Che Fa. Ora è febbraio, la temperatura media a quelle latitudini dovrebbe essere di circa -9°C per le temperature massime e sui -18°C per le temperature minime. E invece… ho fatto una “scoperta”, non scientifica se vogliamo, ma osservativa, significativa degli sconvolgimenti meteoclimatici in corso.
Fra il 6 e l’8 febbraio, al culmine del freddo in Italia, con -7°C a Modena città e -18°C nelle campagne della bassa pianura emiliana e perfino -23,-24°C in Piemonte la stazione meteo delle isole Svalbard, prossima al polo Nord, passava da 0°C con neve a +6°C. Contemporaneamente, mentre da noi nevicava copiosamente con 4-5 gradi sotto zero in Emilia, in quell’isola affascinante a quasi 80° N di latitudine, pioveva… si avete capito bene, in un’isola polare dove vivono più orsi bianchi che homo sapiens, pioveva in pieno inverno artico! Come se non bastasse, i primi dieci giorni di febbraio segnano perfino temperature medie più basse qui a Modena (e non solo, ovviamente) che alle Svalbard, dove addirittura le temperature massime erano quasi sempre sopra lo zero, fino a +6°C, prossima (ma non ho dati precisi) ai record di caldo di quelle zone; il giorno 8 febbraio nemmeno la temperatura minima è scesa sotto lo zero!
Alla conferenza di Copenhagen partecipai ad un interessante side event (per questi, forse più che per i negoziati, val la pena investire nel viaggio alle COP) sui ghiacci artici. Come meteorologo previsore, non avevo dubbi sul fatto che il deficit di oltre un milione di chilometri quadrati di ghiacci marini polari potesse avere pesanti ripercussioni, ignote ma importanti, sulla circolazione generale dell’atmosfera; chiesi qualcosa in merito a scienziati norvegesi: mi dissero che erano in corso alcune ricerche di cui si attendeva l’esito.
Nel frattempo alcuni risultati sono usciti sulle riviste scientifiche, ripresi da alcuni blog come in Pianeta Serra che ha appena scritto de La neve e il “global warming”, e il blog “cassandra” in L’ondata di freddo e il cambiamento climatico: c’è una relazione?. Ma forse la risposta sta arrivando anche dai fatti.
Autore: Luca Lombroso / Fonte: stampalibera.com



Attacco alieno in una base militare USA?


Strange lights TexasUn attacco alieno ben congetturato sarebbe accaduto in sordina presso una nota base americana nella quale sembra che venissero eseguite ricerche sperimentali di particolare rilevanza e di natura segreta.
La base militare è quella di Fort Worth - Texas - le immagini riprese sono state immortalate lo scorso 11 maggio da un fotografo occasionalmente appollaiato sul ciglio del balcone del suo appartamento al 34° piano di un edificio sito a circa cinque chilometri di distanza dalla zona presumibilmente attaccata dagli OVNI.
Sul portale Affaritaliani.libero.it appare la notizia riguardante il video regitrato da Luenser Brian, che su YouTube aveva sostenuto di aver ripreso personalmente il susseguirsi delle scene folgoranti che rasentavano l’evolversi di una scenografia da ‘guerra dei mondi’ con fulmini o esplosioni misteriose, visibili durante il perdurare della sequenza filmata, considerando inoltre che il rumore delle esplosioni non si è mai potuto ascoltare, in quanto la zona epicentro dei fatti, era molto distante dal testimone (circa 4 km) ma questa non può essere una spiegazione plausibile, dato che, aldilà della distanza se ci fossero state una serie di esplosioni potenti, si sarebbero ascoltate anche a 10 miglia dall'epicentro degli eventi.
Di seguito l'autore del video, conferma pienamente di non avere assolutamente manipolato le immagini, immortalate nella rete in modo da renderle visibili pubblicamente, mettendo così a repentaglio la sua stessa credibilità. Molti gli scettici, che pur non comprendendo quello che era accaduto, giustificava queste esplosioni come corto circuiti di trasformatori. Ma nessuno fino adesso, ha mai dimostrato che si trattava di trasformatori.

Il luogo nel quel si sarebbe perpetrato il furibondo attacco ha un estensione di circa quattro miglia, anche se lo zoom della Canon EOS 5D Mk II utilizzata all’uopo ne ha ridotto e minimizzato l’ampia distanza. Non é facile divulgare informazioni che trattano materia di UFO laddove l’informazione stessa é compromessa dalla mancanza di fonti attendibili, ma a volte l’incognita rappresenta una variabile scomoda non prevedibile, ma di efficace reazione agli stimoli.



Ti trovi quiAttacco alieno in una base militare Usa

Attacco alieno in una base militare Usa

By Edoardo Capuano - Posted on 20 febbraio 2012
Strange lights TexasUn attacco alieno ben congetturato sarebbe accaduto in sordina presso una nota base americana nella quale sembra che venissero eseguite ricerche sperimentali di particolare rilevanza e di natura segreta.
La base militare è quella di Fort Worth - Texas - le immagini riprese sono state immortalate lo scorso 11 maggio da un fotografo occasionalmente appollaiato sul ciglio del balcone del suo appartamento al 34° piano di un edificio sito a circa cinque chilometri di distanza dalla zona presumibilmente attaccata dagli OVNI.
Sul portale Affaritaliani.libero.it appare la notizia riguardante il video regitrato da Luenser Brian, che su YouTube aveva sostenuto di aver ripreso personalmente il susseguirsi delle scene folgoranti che rasentavano l’evolversi di una scenografia da ‘guerra dei mondi’ con fulmini o esplosioni misteriose, visibili durante il perdurare della sequenza filmata, considerando inoltre che il rumore delle esplosioni non si è mai potuto ascoltare, in quanto la zona epicentro dei fatti, era molto distante dal testimone (circa 4 km) ma questa non può essere una spiegazione plausibile, dato che, aldilà della distanza se ci fossero state una serie di esplosioni potenti, si sarebbero ascoltate anche a 10 miglia dall'epicentro degli eventi.
Di seguito l'autore del video, conferma pienamente di non avere assolutamente manipolato le immagini, immortalate nella rete in modo da renderle visibili pubblicamente, mettendo così a repentaglio la sua stessa credibilità. Molti gli scettici, che pur non comprendendo quello che era accaduto, giustificava queste esplosioni come corto circuiti di trasformatori. Ma nessuno fino adesso, ha mai dimostrato che si trattava di trasformatori.
Lampi nella base militare di Fort Worth
Il luogo nel quel si sarebbe perpetrato il furibondo attacco ha un estensione di circa quattro miglia, anche se lo zoom della Canon EOS 5D Mk II utilizzata all’uopo ne ha ridotto e minimizzato l’ampia distanza. Non é facile divulgare informazioni che trattano materia di UFO laddove l’informazione stessa é compromessa dalla mancanza di fonti attendibili, ma a volte l’incognita rappresenta una variabile scomoda non prevedibile, ma di efficace reazione agli stimoli.

Fort Worth, dunque, teatro circostanziale di un attacco di natura extraterrestre, protratto inavvertitamente sotto gli occhi della popolazione quasi ignara dell’accaduto, una sorta di scorribanda spaziale addirittura citata da un rapporto redatto dall’agenzia spaziale federale russa (FKA/RKA) e resa accessibile da notizia rivelata dal canale NBC News e dall’agenzia Sorcha Faal, una sorta di leggenda nel mondo di intelligence – fonti citate di cui, personalmente, non ho riscontrato traccia nel web per confermarne l’effettiva validità se non attraverso una racconto mediatico quasi metropolitano di stampo futuribile da cui trarre una conclusione personale – secondo cui una flotta aliena sia apparsa nel mezzo della notte attaccando l’area considerata mediante impiego di una tecnologia sconosciuta che abbia riportato diversi danni, soprattutto la morte di oltre cinquecento unità di soldati, uccisi durante il combattimento, questione altamente delicata legata ad un’operazione segreta di cui le autorità statunitensi avrebbero occultato l’esistenza.
In effetti nel video si vedono misteriosi oggetti sferici luminosi, comparire durante i lampi di luce delle ipotetiche esplosioni, ma nessun ricercatore fino ad oggi ha mia accertato con fermezza di cosa si trattasse.
Attacco alieno o no, rimane sempre un mistero.

Fonte: segnidalcielo

Europa sempre più fredda, Polo semprepiù caldo

FreddoIl freddo intenso di questi giorni potrebbe essere causato dalla diminuzione dei ghiacci polari.

No, non avete letto male: secondo i ricercatori della Research Unit Potsdam of the Alfred Wegener Institute for Polar and Marine Research il ritiro dei ghiacci che ricoprono il Polo Nord farebbe cambiare la pressione dell'atmosfera artica con una ricaduta molto importante sugli inverni europei. (Arte da brivido: i più spettacolari capolavori di ghiaccio)

Se in estate si verifica un'abbondante ritiro dei ghiacci sul Polo Nord - come quello che si è verificato negli ultimi anni - si hanno due conseguenze importanti: ritiro dei ghiacci scopre le acque oceaniche, molto più scura dei ghiacci,che trattenendo il calore si riscaldoano notevolmente.

E poi c'è il rilascio di calore nell'atmosfera da parte dell'oceano: "Queste temperature più elevate possono essere misurate nelle correnti oceaniche in prossimità delle regioni artiche", spiega Ralf Jaiser, tra i responsabili dello studio. Il riscaldamento dell'aria vicino al mare determina dei processi di risalita dell'atmosfera che diventa meno stabile. "Abbiamo analizzato i movimenti che si vengono a creare e abbiamo dimostrato che si formano delle condizioni che alterano profondamente la circolazione tipica di quest'area", ha continuato Jaiser. (I pupazzi di neve più grandi del mondo)

Una è l'Oscillazione Artica, la differenza di pressione tra l'Artico e le medie latitudini (Isole Azzorre e Islanda). Se questa differenza è causata da alta pressione sulle Azzorre e bassa sull'Islanda si formano forti venti occidentali che in inverno portano aria atlantica calda e umida verso l'Europa.

Se le condizioni si ribaltano non si formano i venti e l'aria fredda artica è in grado di scendere verso l'Europa, come è avvenuto negli ultimi due inverni e così pure in questi giorni. (Pazzie sulla neve: i più strani sport del freddo)

E per il futuro? Cosa dobbiamo aspettarci? Secondo gli esperti i prossimi inverni saranno sempre più gelidi: all'inizio di questo inverno il modello sembrava non funzionare alla perfezione, in quanto novembre e dicembre sono stati mesi relativamente caldi per l'inverno, ma ciò era solo dovuti a altri fattori contingenti che bloccavano l'aria fredda artica.

A metà gennaio, però, le cose sono decisamente cambiate e il freddo polare è arrivato con tanta neve.

Se così stanno le cose dovremmo aspettarci che questa situazione si ripeterà ancora nei prossimi anni.

Fonte: ecplanet

domenica 19 febbraio 2012

Tornado avvistato dalla NASA sulla superficie del Sole. Il video del fenomeno



Credit: NASA / SDO
Il Solar Dynamics Observatory della NASA, che registra costantemente video in alta definizione del Sole, ha catturato delle incredibili immagini di un tornado sulla superficie solare. Il video del tornado mostra vorticose fontane di plasma che strisciano sulla superficie della nostra stella durante un periodo di 30 ore tra il 7 e l’8 Febbraio. Ma a differenza dei tornado terrestri che sono basati esclusivamente su fenomeni legati al vento, le trombe d’aria di plasma avvistate sul Sole sono modellate dal potente campo magnetico della nostra stella. Nel video il materiale di plasma che presenta temperature inferiori appare più scuro sullo sfondo luminoso.  La sonda SDO ha registrato il video nella gamma ultravioletta estrema dello spettro della luce, dando al film una tonalità giallo inquietante. La NASA ha rilasciato il nuovo video per celebrare il secondo anniversario della missione della sonda, lanciata l’11 febbraio 2010. Costata 850 milioni di dollari, la navicella sta affrontando una missione quinquiennale al fine di registrare video ad alta definizione, e per aiutare gli astronomi a comprendere come i cambiamenti del ciclo solare possano influire sulla vita della Terra. Come più volte ribadito il Sole si trova nel suo ciclo 24 e raggiungerà il picco della sua massima attività nel 2013.




Fonte: meteoweb

mercoledì 15 febbraio 2012

L'ECAT verrà prodotto in America

Andrea Rossi si conferma un grande amante dell’America e, soprattutto, del sogno americano. In una lunghissima intervista rilasciata l’altro ieri a PESN, in occasione dell’anniversario della prima uscita pubblica con la quale l’ingegnere annunciò al mondo di essere riuscito a creare la fusione fredda, Rossi conferma che l’E-Cat sarà prodotto in America:

Io amo gli Stati Uniti e ho voluto, per molte ragioni che non posso spiegare, sviluppare negli Stati Uniti questa tecnologia. E voglio che questa tecnologia sia americana.

I motivi che Rossi non può spiegare li possiamo intuire facilmente: era stato lo stesso Rossi, infatti, ad ammettere nel novembre scorso di voler sviluppare l’E-Cat nel Massachusetts per questioni burocratiche. Rossi aveva detto:

Il Massachusetts ha la densità di tecnologia e di clienti di cui abbiamo bisogno. E poi non ha la burocrazia che abbiamo in Italia.

Ma la sorpresa è un’altra: la fabbrica degli E-Cat sarà in Florida, mentre nel Massachusetts ci sarà (forse) un secondo impianto produttivo. Lo rivela l’ingegnere a PESN:

D: Ci può dire in quale stato si farà la produzione?

R: In Florida. E a questo punto è molto importante per noi tenere il prezzo dell’E-Cat molto, molto basso. Perché questa tecnologia deve essere per tutti. E voglio che l’E-Cat da 10 kW costi circa 500 dollari. Per farlo dobbiamo assolutamente robotizzare e ingegnerizzare molto bene le catene di montaggio, perché sapete, per competere…


E, a proposito di competizione, Rossi si dichiara preoccupato della concorrenza cinese:

Non possiamo competere contro quel tipo di sistema sociale che rende i costi di produzione insostenibili per noi. Così dobbiamo combatterli con una migliore ingegnerizzazione delle linee produttive.

Ma durante l’intervista a PESN Rossi ha anche fornito un paio di novità tecniche molto interessanti. La prima riguarda la famosa cartuccia del combustibile che, come sappiamo, potrà essere sostituita dal cliente stesso o da un normale impiantista. Questa cartuccia, dice Rossi, è piccolissima: più o meno quanto un pacchetto di sigarette. Il costo sarà altrettanto piccolo: 10 dollari per 180 giorni di funzionamento. Ma non solo: sarà a prova di fusione. Sono in molti, infatti, a temere la possibilità di una “fusione del nucleo” dell’E-Cat con conseguente fuoriuscita di radiazioni. Ma Rossi specifica che l’E-Cat funziona solo con il nichel in polvere e quindi, se il nucleo si fonde in un unico blocco, la reazione si ferma automaticamente e il dispositivo si spegne.
Altra novità interessante è il fatto che, a differenza di quanto si era intuito, l’E-Cat non sostituirà le normali caldaie e scaldabagni elettrici ma li integrerà. Questo perché, per avviarsi e andare a regime, il catalizzatore di energia ha bisogno di quasi un’ora e altrettanto tempo è necessario per farlo spegnere.

Troppo, se vogliamo solo lavarci le mani o farci una doccia. L’E-Cat, insomma, non ha l’elasticità necessaria a sostituire i classici dispositivi di riscaldamento dell’acqua calda sanitaria. Ecco perché dovrà essere installato in parallelo alle normali caldaie che forniranno acqua calda in pochi secondi mentre l’E-Cat sarà utilizzato per riscaldare l’acqua dei termosifoni o per produrre e accumulare gradualmente acqua calda. Infine Rossi ci offre l’ultimo particolare tecnico interessante: per far avviare l’E-Cat da 10 kW servono 2,7-2,9 kWh di energia elettrica. Cioè, in pratica, quanto un paio di condizionatori accesi per un’ora. Ma dopo, quando il dispositivo è arrivato a temperatura, va avanti da solo con la reazione LENR.

Fonte: altrogiornale

La NASA altera volutamente i colori di Marte

Molti ricercatori indipendenti sono pervenuti alla conclusione che la NASA manomette i colori delle sue foto, almeno per quanto riguarda il pianeta Marte.
Questo articolo ha lo scopo di dimostrare che vengono cambiati da un ambiente di tipo terrestre (anche se desertico), in un ambiente rosso ed inospitale.

Colori cambiati e calibrazione del colore
Qui è mostrata la prima prova che la NASA ha l'abitudine di cambiare i colori in maniera tale che il blu è visualizzato come rosso:
L'immagine qui sopra poteva essere trovata al seguente indirizzo
Ma il giorno 16 Gennaio 2004 l'hanno modificata di nuovo, tagliandola in modo tale da escludere il dispositivo di calibrazione del colore!
Ora un poco di attenzione: notate ora le differenze di colore del dispositivo di calibrazione: quello a sinistra è l'ingrandimento della immagine a 'colori', mentre quello a destra è lo stesso dispositivo, ma fotografato sulla terra.
L'angolo in basso a destra dovrebbe essere blu, ma che è succede, è rosso ! Il colore blu è stato cambiato in rosso. Anche il colore verde del dispositivo di calibrazione è diventato arancio In poche parole, visto che il verde ed il blu sono due dei tre colori fondamentali (e che sono stati cambiati in tonalità di rosso), tutte le tonalità dei colori di questa foto sono stati fatti tendere al rosso.
Gli scienziati del JPL hanno ragione
Alla conferenza stampa dove hanno presentato le prime immagini di Marte, gli scienziati del JPL hanno mostrato questa foto del panorama marziano. È mostrato un deserto dalle tonalità salmone, ma col cielo blu.
Qui sotto ci sono due fotografie della conferenza dove potete vedere voi stessi sullo sfondo il panorama marziano incriminato:

Lo stesso panorama, nel sito ufficiale della NASA viene presentato così:
È evidente come i colori sono completamente diversi....
... così come sono diversi i colori delle immagini che presento sul mio sito.

Fonte: ecplanet

L'esercizio fisico aiuta contro gli stati d'ansia

Soffrire di eccessiva ed incontrollabile preoccupazione, accompagnata da una serie di sintomi fisici tra cui affaticamento, tensione muscolare, irritabilità e poco sonno.
È quanto si definisce Disturbo d'Ansia Generalizzato, e danneggia la salute e la qualità della vita di molti individui, donne in particolare. Un nuovo studio dell’Università della Georgia (USA) ha dimostrato che l'esercizio fisico regolare può ridurre significativamente i sintomi d'ansia nei pazienti con Disturbo d'Ansia Generalizzato
In uno studio pubblicato nell'edizione online del 22 novembre 2011 di Psicoterapia e Psicosomatica, i ricercatori hanno studiato 30 donne sedentarie, di età 18-37 anni a cui è stato diagnosticato un Disturbo d'Ansia Generalizzato, sottoponendole a sei settimane di allenamento aerobico e sollevamento pesi. Le donne hanno eseguito due sessioni settimanali di sollevamento pesi o cyclette.
Il team ha osservato che le donne che hanno svolto il programma d’esercizio fisico - e in particolare quelle che hanno eseguito il sollevamento pesi, avevano una maggiore probabilità di ridurre Disturbo d'Ansia Generalizzato. In particolare, i sintomi, il problema principale tra gli individui colpiti da Disturbo d’Ansia Generalizzato, si sono significativamente ridotti tra le partecipanti.
Matthew Herring, un ricercatore associato presso il dipartimento di epidemiologia della University of Alabama, Birmingham, ha affermato: "I nostri risultati aggiungono al crescente corpo di evidenze, gli effetti positivi dell'esercizio fisico sull'ansia. Il nostro studio è il primo studio randomizzato e controllato, concentrato sugli effetti dell'esercizio fisico sugli individui con diagnosi di Disturbo d’Ansia Generalizzato (GAD in inglese).
Data l’incidenza sociale della GAD e gli svantaggi dei trattamenti attuali, compresi i costi e i potenziali effetti collaterali, i nostri risultati sono particolarmente interessanti, perché suggeriscono che l’esercizio fisico è una soluzione praticabile, ben tollerata, con basso rischio e nessun effetto collaterale per ridurre i sintomi del Disturbo d’Ansia Generalizzato”.
Lo studio ha anche esaminato le potenziali interazioni tra esercizio fisico e farmaci usati per trattare il Disturbo d’Ansia Generalizzato. Alla metà dei partecipanti a ciascun gruppo sono stati somministrati farmaci per il trattamento del Disturbo d’Ansia Generalizzato nel corso del programma di esercizio. Sono stati riscontrati sintomi di ansia attenuati nella stessa percentuale sia tra coloro che assumevano farmaci sia tra coloro che che non assumevano farmaci.
"L’esercizio fisico regolare ha il potere di aiutare le donne affette da Disturbo d’Ansia Generalizzato, anche se resistenti al trattamento con farmaci”, ha detto il dott. O' Connor.

Fonte: ecplanet

lunedì 13 febbraio 2012

Lo zucchero raffinato ha la medesima tossicità del fumo e dell'alcool


Zolletta zuccheroÈ calorico, fa aumentare la pressione, cambia il metabolismo, provoca problemi al fegato e fa’ gli stessi danni del fumo e dell’alcool: non stiamo parlando dell’ultimo menu lanciato nei fast food, ma – più semplicemente - dello zucchero!
A rivelare la nocività di questo ingrediente è un gruppo di esperti dell'università di San Francisco, che in un articolo pubblicato dalla rivista Nature dal titolo "Sanità pubblica: la verità sulla tossicità dello zucchero" ha messo in evidenza come i danni provocati da questo alimento siano molto simili a quelli dati dall'alcolismo.
“Lo zucchero è molto lontano dall'essere soltanto un fornitore di calorie – hanno spiegato Robert Lustig, Laura Schmidt e Claire Brindis - al livello consumato in occidente cambia il metabolismo, alza la pressione, altera i segnali ormonali e causa danni significativi al fegato. I pericoli per la salute sono largamente simili a quelli che si hanno bevendo troppo alcol, che non a caso deriva dalla distillazione dello zucchero”.
E c’è di più: secondo gli scienziati che hanno condotto lo studio questo ingrediente – così usato e diffuso in tutto il mondo – è uno dei principali responsabili dei 35 milioni di morti l'anno per malattie come il diabete o problemi cardiocircolatori. Naturalmente, come spesso accade, anche in questo caso a fare la differenza sono soprattutto le quantità; un caso su tutti: negli Stati Uniti l'apporto quotidiano di calorie date esclusivamente dallo zucchero è spesso pari o superiore alle 500 unità. Ciò vuol dire che più di un terzo delle calorie ingerite ogni giorno dagli americani deriva solo da questo ingrediente.
Il problema dunque è che nel mondo, e specie in alcuni Paesi ricchi come gli Usa, se ne assume troppo, tanto che negli ultimi 50 anni il consumo medio pro capite è addirittura triplicato. E questo può portare nel tempo a malattie anche gravi, che tendono ad “uccidere lentamente”.
“Non stiamo parlando di proibire lo zucchero – hanno concluso gli esperti - ma questa deve diventare una preoccupazione dei governi. Si dovrebbe rendere il consumo di zucchero meno conveniente, e allo stesso tempo far capire il messaggio alla popolazione”.
Oltre allo zucchero poi, ci sono una serie di altre “varianti” e derivati, come il fruttosio o l’aspartame, presenti comunemente in tanti cibi, che non sono meno pericolosi del classico zucchero. Come confermando gli studiosi, “una crescente mole di prove scientifiche mostra che il fruttosio può innescare processi tossici per il fegato e favorire molte altre malattie croniche”.
E allora come prevenire le pericolose malattie derivanti da un consumo eccessivo di questo ingrediente? Sicuramente limitandone il consumo - imparando a mangiare e bere cibi e bevande meno zuccherate – e cercando di optare comunque per i dolcificanti naturali, come la stevia, finalmente legale anche in Europa, o il miele, che a parità di quantità hanno un potere dolcificante superiore a quello dello zucchero!

Fonte: ecplanet

Nuova allerta meteo della Protezione Civile

Nuova allerta meteo della protezione civile: “ancora freddo, temporali e nevicate, migliora solo mercoledì”

lunedì 13 febbraio 2012, 11:35 di


La mappa della protezione civile per domani, martedì 14 febbraio
Ancora freddo, neve e temporali sull’Italia, ma da mercoledi’ inizieranno i primi miglioramenti. Secondo le previsioni meteo della Protezione Civile, una depressione di origine artica, con evidente contributo di aria fredda al suo interno, si mantiene attiva sulla nostra Penisola, determinando maggiori condizioni di instabilita’ sulle regioni meridionali, specie quelle del versante tirrenico, anche sottoforma di temporali e sulle regioni adriatiche centro-settentrionali con nevicate in graduale indebolimento. Da domani comincia a manifestarsi un certo indebolimento della depressione con sensibile miglioramento al nord e sulle regioni centrali tirreniche, ma sempre con temperature minime nettamente al di sotto di 0*C e con estese gelate notturne e mattutine; mentre per mercoledi’ il sistema tende a traslare verso la Grecia, con un generale rialzo del campo termico a partire dalle regioni del nord. Per giovedi’, infine, un altro impulso artico scivolera’ sull’area balcanica, interessando solo marginalmente l’Italia sul medio-basso versante adriatico e localmente sul resto del meridione. Per oggi, al Nord, si prevede nuvoloso con nevicate sparse nelle prime ore del giorno su Emilia-Romagna, Veneto meridionale e Lombardia orientale, ma con tendenza a schiarite via via piu’ ampie. Scarsa la nuvolosita’ sul resto del nord, con passaggio di velature nella seconda parte della giornata. Al Centro, nuvolosita’ variabile sulla Toscana, con deboli ed isolate nevicate sull’area appenninica. Nubi compatte sul resto del centro e sulla Sardegna, con piogge sparse e neve sui 300-400 metri di quota. Al Sud, molte nubi al sud e sulla Sicilia, con rovescio e temporali sparsi che potranno risultare piu’ intensi sulla Sicilia, sulla Calabria tirrenica e sulla Puglia salentina. Le precipitazioni assumeranno carattere nevoso oltre i 500-600 metri di quota o a quote localmente piu’ basse sulla Puglia garganica. Temperature senza variazioni; diffuse gelate anche a quote di pianura su regioni settentrionali e zone interne del Centro-Sud. Domani, al Nord, cielo generalmente sereno o poco nuvoloso per velature, con possibilita’ di locali addensamenti piu’ compatti sulle aree di confine, sul’Appennino emiliano e sulla Romagna. Nuvolosita’ irregolare sulla Liguria ma senza precipitazioni. Al Centro, nuvolosita’ irregolare sul versante adriatico con locali deboli precipitazioni, nevose su zone interne di Marche ed Abruzzo; cielo generalmente poco nuvoloso sul versante tirrenico e sulla Sardegna. Al Sud, molte nubi su tutte le regioni con precipitazioni nevose fino in pianura su Campania, Basilicata settentrionale e Puglia centro-settentrionale; fenomeni in attenuazione nel corso della mattinata; precipitazioni sparse su Calabria e Sicilia con locali temporali sulle aree tirreniche e nevicate a quota collinari, specie sulla Calabria. Temperature senza variazioni con diffuse gelate anche a quote di pianura su regioni settentrionali e zone interne del Centro-Sud. Mercoledi’, nubi quasi del tutto assenti al nord per effetto dei venti di favonio. Nuvolosita’ variabile al centro-sud, precipitazioni sparse sulla Sardegna e sulle regioni del Tirreno meridionale. Temperature stazionarie, venti moderati settentrionali con rinforzi nelle vallate alpine e sulle regioni adriatiche; mari da mossi a molto mossi. Infine, giovedi’ generale miglioramento su tutte le regioni. Nuvolosita’ irregolare sui settori ionici di Calabria e Sicilia con residue precipitazioni.

Fonte: meteoweb

domenica 12 febbraio 2012

Cambiamenti in atto sul Pianeta Terra

di Dioni per Informare x Resistere
Analizzando i dati del US Geological Survey (USGS) è evidente che il numero dei terremoti di magnitudo compresa tra 6,0 e 9,9 della scala Richter nel periodo 1 gennaio – 12 Ottobre 2011 ha raggiunto il suo livello più alto in 20 anni: un totale di 177 terremoti sono stati registrate finora nel 2011, rispetto a 149 dello stesso periodo del 2010 e 119 nel 2009.

Inoltre se si analizza il numero USGS delle scosse di magnitudo fra 5 e 7.9 , avvenute ogni anno dal 2000 :
Anno:
2000   2001   2002   2003   2004   2005   2006   2007   2008   2009   2010   2011
Scosse:
1504   1360   1341   1357   1670   1843   1863   2266   1948   2056   2181   2469

La forma della terra, uno sferoide deforme, il cui centro di gravità sta sempre più spostandosi grazie ad un’ondata di forti terremoti che hanno scosso il pianeta negli ultimi 7 anni. Questi grandi eventi sismici hanno inciso in modo significativo sul momento angolare del pianeta. Nel 2004, il pianeta ha subito un devastante terremoto di 9,1 nell’Oceano Indiano vicino lo Stretto della Sonda. Nel febbraio del 2010, il Cile è stato scosso da un terremoto di magnitudo 8,8 e nel marzo del 2011, il Giappone ’ stato devastato da un terremoto di 9,0 di magnitudo e tsunami.
I modelli digitali in 3D mostrano che il campo gravitazionale del pianeta Terra è ormai gravemente deformato e questo sta incrementando le sollecitazioni meccaniche all’interno. Mentre il pianeta sta generando più energia in rotazione per fare lo stesso lavoro con una maggiore resistenza.Il Modello sbilanciato della Terra è ulteriormente aggravato da altri due fattori.La diminuzione del Campo magnetico del pianeta evidenziato da una migrazione del polo nord magnetico ed il peso sproporzionato della calotta di ghiaccio dell’Antartide che ha creato delle variazioni sulla precessione di spin del pianeta, che di recente ha oscillato secondo alcuni scienziati.
Il 2012 non sta promettendo bene in questo senso: i terremoti avvenuti nel solo mese di Gennaio sono 2710 in confronto con i 1809 dello stesso periodo del 2011. In Italia lo sappiamo bene dato che nei giorni 25-27 Gennaio il nord è stato preso di mira da un elevato numero di scosse di intensità non trascurabile.
A partire dalla seconda metà del 2011 si è manifestato un misterioso fenomeno che ha cominciato a verificarsi in maniera consistente nelle varie località del pianeta (Italia compresa)suoni acuti molto bassi sono stati segnalati da un gran numero di persone in diverse parti del mondo a partire dall’estate del 2011.




Elchin Khalilov, geofisico che lavora nel campo della geodinamica e presidente del GNFE (Global Network for the Forecasting of Earthquakes), ha spiegato la natura di tale fenomeno:


Elchin Khalilov
Molti li chiamano “I Suoni dell’Apocalisse“. Le notizie arrivano da tutto il mondo: USA, Regno Unito, Costa Rica, Russia, Repubblica Ceca, Australia, ecc Abbiamo analizzato le registrazioni di queste sonorità e scoperto che la maggior parte del loro spettro si trova all’interno della gamma infrasuoni, ovvero non è udibile per l’uomo. Quello che la gente sente è solo una piccola frazione dell’ effetiva potenza di questi suoni. Si tratta di emissioni acustiche a bassa frequenza nel range tra 20 e 100 Hz modulata da onde bassissime di infrasuoni 0,1-15 Hz. In geofisica, sono chiamate onde acustiche di gravità; si formano nell’alta atmosfera, in particolare al confine atmosfera-ionosfera.
Ci possono essere un bel po’ di cause per cui si generano queste onde: terremoti, eruzioni vulcaniche, uragani, tempeste, maremoti, ecc.
Tuttavia, la scala del ronzio osservata, in termini sia di superficie coperta, sia la sua potenza, supera di gran lunga quello che può essere generato dal suddetto fenomeno.

A nostro parere, la fonte di tale manifestazione potente e immensa di onde acustiche di gravità deve essere legata a processi energetici di larga scala. Questi processi comprendono potenti eruzioni solari e flussi di energia enorme da loro generati, correndo verso la superficie terrestre e destabilizzando la magnetosfera, ionosfera e atmosfera superiore. Pertanto, gli effetti di potenti esplosioni solari: l’impatto delle onde d’urto nel vento solare, flussi di corpuscoli e di esplosioni di radiazioni elettromagnetiche sono le cause principali della generazione di onde acustiche di gravità a seguito dell’aumento, dell’attività solare.

Va sottolineato che l’attività solare ha cominciato a salire bruscamente dall’inizio del 2011, con la sua ampiezza nettamente superiore a tutte le previsioni date da una serie di autorevoli istituzioni scientifiche nel 2010 e nel 2011.
C’è più di una possibile causa di questi suoni e può trovarsi al centro della Terra. Il fatto è che l’accelerazione della deriva del polo nord magnetico della Terra, (che è aumentato di oltre cinque volte tra il 1998 e il 2003), è allo stesso livello oggi dei punti d’intensificazione dei processi energetici nel centro della Terra, dal momento che sono i processi nell’interno e nell’esterno del nucleo, a formare il campo geomagnetico della Terra. Nel frattempo, come abbiamo già riferito, il 15 Novembre 2011 tutte le stazioni geofisiche ATROPATENA che registrano le variazioni  tridimensionali del campo gravitazionale della Terra quasi contemporaneamente hanno registrato un forte impulso gravitazionale.
Le stazioni sono dispiegate a Istanbul, Kiev, Baku, Islamabad e Yogyakarta, con la prima separata dall’ultima da una distanza di circa 10.000 km.
Tale fenomeno è possibile solo se la fonte di questa emanazione è al livello del nucleo della Terra. Il rilascio di un’enorme energia dal nucleo della Terra, alla fine dell ‘anno scorso è stato una specie di segnale di avvio, indicante il passaggio dell’energia interna della Terra in una nuova fase attiva.
L’intensificazione dei processi energetici nel centro della Terra sono in grado di modulare il campo magnetico terrestre che, attraverso una catena di processi fisici presso la ionosfera – livello al confine con l’atmosfera, genera onde acustiche di gravità, la gamma udibile che è stata ascoltata dalle persone, sotto forma di suoni spaventosi  a bassa frequenza in diverse parti del nostro pianeta. In entrambi i casi, anche se le cause delle onde acustiche di gravità,  sono di natura geofisica abbastanza comprensibile, sono indicativi del previsto aumento significativo dell’attività solare e l’attività geodinamica del nostro pianeta.Non c’è dubbio che i processi nel nucleo regolano l’energia interna del nostro pianeta, quindi, dovremmo aspettarci per la fine del 2012 un grande aumento di forti terremoti, eruzioni vulcaniche, tsunami e di eventi climatici estremi, con livelli di picco nel 2013 – 2014. ”

Gli scienziati sono al corrente dei notevoli cambiamenti che stiamo attraversando in questo periodo, ed è forse per questo motivo che la NASA sta studiando maniacalmente il Sole dopo che un report di 132 pagine spiega come il picco del ciclo undecennale del 2012-2013 potrebbe essere devastante per nostra società basata sulla tecnologia. (Per approfondire: La Nasa preoccupata per le imminenti tempeste solari!)

Da ricordare infine lo sconvolgente video-email inviato dalla NASA ai suoi impiegati nel giugno dello scorso anno chiedendo loro di “organizzarsi ed essere preparati per una prossima emergenza globale e di mettere al sicuro le proprie famiglie… perché, se un impiegato NASA sa che la propria famiglia è al sicuro, svolgerà al meglio il proprio compito…“ 

Ecco il video:





Questo è il testo del video tradotto in italiano:

Vorrei solo qualche minuto per parlare a tutti voi nella famiglia della NASA sulla preparazione per le emergenze. Quella della NASA è un’organizzazione assolutamente unica. Siamo l’unica organizzazione nel governo federale che è responsabile per la sicurezza ed il benessere della gente non solo qui sulla Terra ma anche fuori da questo pianeta.
Nella mia esperienza alla direzione degli astronauti, e nella mia esperienza come Marine in attività, abbiamo sempre parlato dell’importanza della preparazione delle famiglie, e di avere un adeguato programma di supporto familiare. E io temo che il nostro programma non sia valido quanto dovrebbe esserlo.
Quindi chiedo a tutti voi della famiglia della NASA, sia che abitiate sulla West Coast, …
… sulla costa Est, sulla costa del Golfo, sui Grandi Laghi, pensate ai disastri naturali che potrebbero avvenire nella vostra zona, pensate ad attacchi come l’11 settembre, che possano arrivare da forze esterne, e parlate con le vostre famiglie dei vostri compiti, e di quello che loro debbono fare per prepararsi ad eventi imprevisti.
Mettete a punto un piano di preparazione familiare, in casa vostra. Pensate ad una strategia di comunicazione per la famiglia. Dove possiamo riunirci tutti, se arriva un’emergenza e ci troviamo tutti in punti diversi della città? Cosa faremo? Ci chiameremo fra di noi con il cellulare? Pensate a cose del genere. Se avete animali pensate ad un piano di emergenza per gli animali. Come fare a garantire che qualcuno pensi a loro, se vi trovate tutti sparpagliati in luoghi diversi? Se poi qu
alche membro della vostra famiglia ha delle necessità speciali, preparatevi anche per quelli.
La cosa più importante per noi, al fine di portare al termine con successo la nostra missione, è che la nostra gente, le nostre famiglie soprattutto, vengano protette, in modo da poter venire al lavoro tranquilli che nel caso di una emergenzale nostre famiglie saranno protette.
Quindi torno a chiedervi di riunire le vostre famiglie e pensare a cosa dovreste fare in una situazione di emergenza. Spero che adotterete il programma di preparazione delle famiglie, mentre tutti ci prepariamo al meglio per affrontare queste emergenze. Sappiate quello che fate. Sappiate che cosa farete, che cosa vorrete che faccia la vostra famiglia nel caso di una emergenza. Ma soprattutto siate preparati.
Il mio consiglio è: rendersi il più autosufficienti possibile dal punto di vista dell’energia, dell’acqua e del cibo. Questo vale a maggior ragione dato che è ormai ovvio che i costi dell’energia stanno salendo inesorabilmente (e non si fermeranno) e questa crisi economica sta peggiorando la situazione. Inoltre molto del cibo che compriamo è di dubbia provenienza e qualità (come gli OGM), tenta di ingannare il nostro gusto con addivitivi ed esaltatori di sapidità, ma la qualità delle nostra vita ne risente molto.
Forse è il segno che è giunto il momento che anche l’uomo cominci a cambiare sé stesso.



Giuliana Conforto - Le stelle cadranno dal cielo


1_Le stelle cadranno dal cielo - il tempo e la mela from Giuliana Conforto on Vimeo.


2_Le stelle cadranno dal cielo - la mente minore from Giuliana Conforto on Vimeo.


3_Le stelle cadranno dal cielo - la MENTE SUPERIORE from Giuliana Conforto on Vimeo.

Fonte: altrogiornale

sabato 11 febbraio 2012

La NASA preoccupata per le imminenti tempeste solari!

 di Dioni per Informare x Resistere
Nel 2012 una tempesta solare potrebbe distruggere le grandi reti elettriche dei paesi tecnologicamente avanzati come gli Stati Uniti o l’Europa. È quanto afferma un dossier realizzato dalla Us National Academy of Science, per conto della NASA e dell’ESA. Ogni undici anni circa l’attività solare compie un ciclo che culmina con una tempesta solare più o meno violenta: nel 2012 il sole raggiungerà il picco del suo ciclo in un modo che potrebbe essere disastroso per la nostra società permeata dalla tecnologica.
Nel 1859 una tempesta, conosciuta come “evento di Carrington”, distrusse le reti del telegrafo di tutto il mondo. Oggi a essere colpite sarebbero le reti elettriche da cui dipendono luce, gas, acqua, trasporti, comunicazioni, riscaldamento e conservazione del cibo.
Per riparare anche solo in parte i danni devastanti causati dalla tempesta ci vorrebbero molti anni. Con un preavviso adeguato potrebbero essere prese alcune precauzioni, ma al momento non c’è un buon sistema di allarme.
Infatti il fattore più vulnerabile, dice la NASA, sono i trasformatori. Non si possono riparare ma solo sostituire. Il processo sarebbe penosamente lento, perchè verrebbero paralizzate anche le fabbriche che li producono.
Un nuovo progetto della NASA chiamato “Solar Shield” potrebbe contribuire a proteggere le linee elettriche da questi eventi. “Solar Shield è un sistema nuovo e sperimentale che tramite previsioni di andamento solare, permette di mettere in sicurezza le linee prima della tempesta magnetica”, spiega il leader del progetto Antti Pulkkinen “Possiamo grazie a queste previsioni sapere quali trasformatori stanno per essere colpiti da un evento di questo tipo e quindi spegnerli per salvaguardarne l’integrità”. Ciò che crea questi danni viene definita all’americana “GIC” – abbreviazione di Corrente Geomagneticamente Indotta. Quando una CME, ovvero Emissione di Massa Coronale (cioè quando il sole espelle miliardi di tonnellate di particelle ad alta energia dalla sua superficie) colpisce il campo magnetico terrestre, l’impatto destabilizza il campo magnetico stesso e lo fa vibrare. Queste vibrazioni magnetiche inducono correnti ovunque, dagli strati superiori dell’atmosfera terrestre fino al suolo sotto i nostri piedi. Le più potenti correnti geomagneticamente indotte possono sovraccaricare i circuiti, distruggendoli. Questo è effettivamente accaduto nel Quebec il 13 marzo 1989, quando una tempesta geomagnetica di piccola intensità rispetto all’Evento di Carrington ha causato un blackout nell’intera provincia per oltre nove ore. La tempesta ha danneggiato trasformatori in Quebec, New Jersey, e in Gran Bretagna, causando più di 200 anomalie di alimentazione attraverso gli Stati Uniti dalla costa orientale a Nord-Ovest del Pacifico. (Fonte)
Riporto l’articolo pubblicato qualche anno fa su Repubblica:
“Lo scenario apocalittico dell’agenzia spaziale Usa: una tempesta solare spegnerà i circuiti elettrici e bloccherà satelliti e telefonini
Milioni di persone senza elettricità nel 2012, cibo e medicine che vanno a male nei frigo spenti, telefoni e satelliti fuori uso. Uno scenario da “day after” che potrebbe essere derubricato alla voce “catastrofismo”, se non fosse che l’allarme viene dalla Nasa e dalla National Academy of Sciences. E nella parte del cattivo che mette a repentaglio la civiltà, una volta tanto, non ci sono le attività umane, l’inquinamento o il riscaldamento globale. Il nemico a sorpresa è il Sole, artefice della vita sulla Terra, che con un colpo di tosse potrebbe mettere ko le infrastrutture sulle quali l’Occidente prospera.
Da dicembre, l’attività del Sole sta lentamente aumentando. La nostra stella varia il suo campo magnetico ogni 11 anni e a un certo punto si raggiunge un picco di fenomeni (eruzioni solari e getti di massa coronale) dai quali si sprigionano grandi quantità di energia e di radiazioni. Tali getti possono raggiungere la Terra dando luogo a tempeste geomagnetiche. L’atmosfera ci protegge, gli effetti diretti delle tempeste solari sulla salute sono trascurabili, ma il loro impatto sulle strutture socio-economiche potrebbe essere disastroso.
Gli astronomi osservano questi fenomeni dal 1859 quando una tempesta geomagnetica di proporzioni straordinarie, oltre a rendere possibile l’osservazione di aurore come quelle polari in Italia e a Cuba, fece incendiare alcuni cavi del telegrafo in Europa e negli Stati Uniti. A maggio del 1921, un’altra tempesta provocò una serie di cortocircuiti, mettendo fuori uso le linee elettriche e quelle telefoniche sulle due sponde dell’Atlantico. Ma cosa accadrebbe se eventi del genere si verificassero oggi che un’intera civiltà è stata fondata sull’elettricità e le telecomunicazioni?
La risposta degli esperti è tutt’altro che confortante: “L’energia elettrica è la chiave di volta tecnologica della società moderna, dalla quale dipendono tutte le altre infrastrutture e gli altri servizi”, si legge in un rapporto di 132 pagine commissionato dalla Nasa alla National Academy of Sciences. “Se la tempesta del 1859 avvenisse oggi, assisteremmo a un’enorme devastazione sociale ed economica”. Nel 1989, sei milioni di persone in Quebec sono rimaste senza energia per nove ore a causa di una tempesta geomagnetica dieci volte meno potente di quella del 1921. Secondo John Kappenmann, coautore del rapporto, se un evento come quello del ‘21 si ripetesse, le persone senza elettricità sarebbero stavolta 130 milioni.
Una riedizione della tempesta del 1859, che fu ancor più potente, farebbe danni per duemila miliardi di dollari. Ciò che spaventa particolarmente nelle tempeste geomagnetiche è la loro imprevedibilità. Si sa che questo ciclo solare raggiungerà il prossimo picco tra il 2012 e il 2013, ma nella comunità scientifica non c’è accordo su quanto sarà intensa l’attivita della nostra stella in quel periodo. Spiega lo scienziato Doug Biesecker, della Noaa: “Basta un solo evento per creare enormi problemi: la grande tempesta del 1859 avvenne durante un ciclo particolarmente mite”.
Proprio come quello che sta per iniziare.”
Intanto, vi è da dire che una tempesta solare eccezionale si è già verificatasi tra il 22 ed il 23 gennaio 2012 che secondo quanto riportato nel sito della Nasa, sarebbe stata la tempesta solare più grande di quella del 2005.  (Per approfondire)
Pochi giorni fa il sole ha ricominciato la sua attività il 6 febbraio 2012 lanciando una luminosa espulsione di massa coronale (CME) nello spazio.Il Solar and Heliospheric Observatory ha registrato la nuvola di plasma in espansione dalla superficie solare.
Nuove immagini catturate dal Solar Dynamics Observatory mostrano che l’evento è avvenuto sul versante frontale la terra, l’esplosione è stata generata da un filamento magnetico si è innalzato dalla superficie del sole per poi spezzarsi ed esplodere. (Fonte)



Fonte: informarexresistere

Misteriosa emissione di energia dalla piramide del sole

In Bosnia, nei pressi di Sarajevo, esiste un complesso collinare naturale di aspetto piramidale che si suppone siano di costruzione umana risalenti addirittura a 12.000 anni fa. Le piramidi bosniache rappresentano un complesso del quale fanno parte cinque strutture principali, conosciute come la Piramide del Sole, della Luna, della Terra, del Dragone e dell’Amore. Sembra che un gruppo di fisici ha scoperto di recente che la Piramide bosniaca del Sole emetta fasci di energia misteriosa ad una frequenza di 28 kilohertz, secondo quanto riportato da alcuni media a gennaio. Questo fenomeno è contrario a tutte le leggi conosciute della fisica. Sembra che i costruttori dellepiramidi abbiano creato una macchina del moto perpetuo, e la “macchina energetica” è ancora in esecuzione.


Nel labirinto sotterraneo sono stati trovati un piccolo lago blu ed una vasta rete di tunnel che collega tutte le piramidi. Il livello di ionizzazione è 43 volte superiore alla media, che rende queste camere sotterranee delle “camere di guarigione”. Analisi elettromagnetica nel 2011 ha confermato che una luce negativa nel tunnel è pari a zero. Non è stata trovata alcuna radiazione da oggetti tecnici, come ad esempio da linee elettriche.
Un caso simile si è verificato nel 2009, quando è stato catturato un fascio di luce in una foto sopra la piramide di Chichen Itza nella penisola dello Yucatan in Messico. I fotografi non hanno visto la luce, in quanto si manifesta solo nelle fotografie, e nel seguente video si può notare che non c’è manipolazione dei dati.
http://altranews.blogspot.com/ 



Fonte: Terra Real Time





Il diabete si può guarire

Introduzione
Nel mondo, ogni 10 secondi una persona muore per cause legate al diabete e altre due si ammalano.
Questi dati ufficiali sono di per sé già molto preoccupanti ma diventano addirittura inquietanti per ciò che potrà accadere nei prossimi decenni.
È naturale allora porsi delle domande per comprendere cosa sta accadendo al mondo occidentale invaso dal diabete e dalle cosiddette malattie cronico-degenerative.
Da qualche caso sporadico, all’inizio del secolo scorso, il diabete è diventato una pandemia che interessa quasi trecento milioni di persone. come mai?
La medicina ufficiale negli ultimi decenni ha fatto progressi scientifici enormi, eppure il diabete non è stato ancora curato: come mai?
Infine ultima domanda certamente la più importante: esiste una cura?
A queste importanti domande si cercherà di dare una risposta osservando il diabete da quattro diversi punti di vista.
Nel primo verrà presentata l’odierna concezione ufficiale della medicina allopatica, che vede il diabete solo come una malattia organica dovuta alla disfunzione di organi come il pancreas e a carenza di ormoni come l’insulina.

Nel secondo verranno presentate le straordinarie conoscenze dell’Igiene Naturale per cui il concetto stesso di malattia dovrebbe essere modificato da mal-attia in ben-attia, ovvero la malattia come grande educatrice.
Nel terzo la visione biologica della Nuova Medicina Germanica, codificata dal medico, fisico e teologo Geerd Ryke Hamer.
Infine si giungerà alla visione della malattia secondo le premesse scientifico-spirituale ad indirizzo antroposofico del dottor Rudolf Steiner che integrano il quadro generale, che solitamente viene dato alle cause della malattia, ampliando la conoscenza delle parti costitutive dell’essere umano.
Appendice
Testimonianza di Angelo Palomba, una persona uscita dal diabete dopo 12 anni di insulino-dipendenza!
D: Grazie Angelo per questa importantissima testimonianza. Partiamo dall’inizio e raccontaci la tua storia personale.
R: Grazie a te. Il mio nome è Angelo Palomba e sono stato diabetico insulino-dipendente dal 1997 fino a due anni fa, quando ho tolto completamente l’insulina.
Andando per ordine, circa 25 anni fa sono diventato vegetariano, ma un vegetariano non saggio, perché ho commesso diversi errori: ho eliminato la carne ma mangiavo troppi cereali raffinati, troppi formaggi. Troppo di tutto.
E infatti, grazie a questa scorretta alimentazione mi è venuto il diabete associato a problemi di peso e disturbi al fegato.
Ero costretto a farmi 22 unità di insulina al mattino, 20 a mezzogiorno, 22 alla sera e 20 unità alla notte prima di andare a dormire. Oltre 80 unità al giorno!
Per chi non ha questo problema, 80 unità sono una quantità enorme.
L’unico risultato l’ho avuto con questo modo di mangiare e pensare…
D: A cosa ti riferisci e quando è sorto in te il desiderio di curarti?
Ero in viaggio in Arizona con Luisa, mia compagna, e mi sono trovato con Wolfgang, un mio vecchio amico che abita in New Mexico per una gita nelle Montagne Rosse.
Non sapevamo nulla del centro di cura in Arizona.
Wolfgang mi vedeva in ristorante farmi sempre l’insulina, e ogni volta storcendo il naso mi chiedeva se era possibile che dovevo farmi quella “roba” tutti i giorni. La mia risposta era sempre la stessa: “sono costretto a fare questa roba!”
Mi disse che aveva visto un sito internet in cui si diceva che si può guarire dal diabete. Mi diede il sito del dottor Gabriel Cousens, il medico che gestisce il centro olistico “L’albero della Vita” in Arizona, dove segue e aiuta in soli trenta giorni le persone ad uscire dal diabete (vedere il video “Crudo & Semplice”).
Quando sono tornato a casa ho visto il dvd, consultato il sito e letto un libro “Solo crudo” che mi ha aiutato con le ricette.
Da quel giorno ho cominciato a mangiare alimenti crudi. Il mio intento era quello di provare a fare solo 30 giorni, seguendo le indicazioni del dottor Cousens.
D: Ti ha aiutato qualcuno?
R: No, mi sono completamente arrangiato.
Mi sono detto tra me e me, che comunque andava, nella peggiore delle ipotesi, tornavo a mangiare le stesse cose di prima.
Quindi ho cominciato a farmi i germogli in casa, riscoprire verdure che prima non mangiavo (avocado, verdure di tutti i tipi). Tutti i vari tipi di semi: sesamo, girasole, zucca, ecc.
D: E i cereali dove li hai messi?
R: Nel primo periodo ho eliminato completamente tutti i cereali. Praticamente ho mangiato solo frutta e verdura cruda per un intero mese.
D: E poi?
R: Passato il mese mi sono trovato così bene in salute e con così tanta energia che ho deciso di fare altri tre mesi. Premetto che all’inizio pesavo circa 96 kg.
Il primo mese ho perso 5 kg, e dopo gli altri tre mesi sono calato di 24 kg!
Oggi peso 72 kg e sono alto 1 metro e 72.
D: Cosa hai fatto dopo questi altri tre mesi?
R: Devo dire che mi sono trovato benissimo: la pelle ha cominciato a cambiare e infatti gli amici mi dicevano che sembravo molto più giovane.
Ho allora iniziato a introdurre qualche cibo cotto sottoforma di cereali, per esempio grano saraceno, miglio, riso integrale. Circa 40 grammi per porzione con moltissime verdure crude e cotte. Il piatto, grazie alle verdure mi riempiva molto.
Da allora, ho preso l’abitudine di iniziare sempre il pasto, sia pranzo che cena, con le verdure crude prima, poi tutto il resto cotto.
D: Adesso entriamo nei particolari, mi riferisco all’insulina e alla glicemia.
R: Il primo giorno sono passato da 22 unità di insulina a 10 unità.
Ho fatto una colazione con due mele e un’arancia, e la glicemia era intorno ai 200-220.
Misuravo la glicemia 2 anche 3 volte al giorno.
A mezzogiorno ho fatto 10 unità e mangiando solo insalata e noci la glicemia mi era scesa a 60. Stavo andando in ipoglicemia!
Quindi ho mangiato qualcosa di dolce come un frutto, che me l’ha fatta salire a 80.
Al pomeriggio ogni due ore mangiavo sempre un frutto crudo.
E qui viene il bello: alla sera NON mi sono fatto insulina perché avevo paura che mi facesse scendere troppo la glicemia!
Il mio pensiero è stato quello di fare alzare la glicemia, lasciarla andare e stare a vedere cosa succedeva…
Incredibilmente dal giorno dopo non ho fatto più insulina!!!
A colazione la glicemia è salita a 220, a mezzogiorno era 180 e alla sera intorno ai 250.
Senza più paura, con totale fiducia ho aspettato per vedere cosa succedeva e come rispondeva il mio corpo…
D: Non hai avuto nessun sintomo, nessun problema?
R: Assolutamente no, solo una fame micidiale, una fame allucinante. Ecco cos’è successo nel dettaglio.
Il 3° giorno la glicemia era 180 di mattina, 160 a mezzogiorno e ancora 180 alla sera.
Il 4° giorno alla mattina 160 a mezzogiorno 140 e 160 alla sera.
Il 5° e 6° giorno inspiegabilmente (per la medicina ma non per la Natura umana) la glicemia si è regolarizzata tra i 110 e i 160.
Da quel momento non mi si è più alzata.
Per esempio, la glicemia sopra i 200 non mi è più andata se non rarissime volte in passato quando magari sgarravo con una pizza bianca. Ma mentre una volta mi sarebbe andata oltre i 350, ora non più dei 200, il che denota che l’organismo ha ripreso a funzionare, il fegato e il pancreas hanno iniziato a lavorare.
D: Sono passati circa due anni da quando hai smesso l’insulina: come stai e come ti senti?
R: Non voglio assolutamente più tornare a farmi l’insulina! E’ proprio questo mio sentire che mi ha dato e mi da la forza di continuare. Non voglio più essere schiavo di una sostanza chimica.
Non sto credendo a nessuno, ho semplicemente visto su di me, sperimentandolo, che questo sistema di vita ha funzionato e funziona.
In questi due anni sono stato benissimo. Mi sento, rispetto prima, cinquanta volte meglio: molta più energia, più forza, dormo meglio la notte, non mi ammalo più, cosa che invece succedeva spesso prima. Maggior concentrazione e sono certamente più calmo.
D: Pratichi qualche tecnica di concentrazione?
Pratico lo yoga da 25 anni e questo mi ha aiutato moltissimo soprattutto per la concentrazione e la forza di volontà.
Non è certo stato semplice, perché l’ambiente può essere avverso, la famiglia contro, ma sono convinto che tutti ce la possono fare con la “semplice” forza di volontà.
Dobbiamo, secondo me combattere, perché abbiamo la forza per farlo.
Ho avuto la fortuna di avere una compagna che mi ha non solo supportato, ma anche lei segue questo modo di alimentarsi e di vivere.
Ripeto, alla base ci deve essere la forza di volontà.
Personalmente, per esempio, mi ha aiutato molto riprendere in mano alcuni libri che avevo letto in passato per ridarmi la carica. Uno di questi è: “L’eterna ricerca dell’uomo” di Yogananda.
D: Cosa potresti consigliare oggi, con la tua esperienza di vita, alle persone che stanno vivendo lo stesso disagio?
R: Consiglierei di iniziare questo tipo di cambiamento di stile di vita, senza pensarci un minuto in più. Migliorando lo stile di vita oltre a stare bene, si possono ridurre serie problematiche future.
Ovviamente non sono medico per cui non posso consigliare nulla, ma certamente posso spiegare, come sto facendo con questa intervista, qual è stato il percorso che per me ha funzionato benissimo.
Il segreto è calare lentamente l’insulina fino a quando non ce n’è più bisogno, cioè fino a quando l’organismo inizia a rispondere.
E’ più facile a dirsi che a farsi, ma per me ha funzionato e ne sono la prova vivente.
Altra cosa molto importante, è di non farsi scoraggiare dalle persone che ci circondano, gli amici e parenti, perché vi diranno che rischierete di morire, di deperire ogni giorno di più, di perdere energia, ecc. Esattamente il contrario di quello che voi sentirete, se proverete, e cioè l’energia aumenta assieme a tanto altro.
D: Dal punto di vista spirituale, quanto ha influito e aiutato nella trasformazione che hai dovuto fare?
R: L’aspetto spirituale ha contribuito moltissimo, come pure il fatto di praticare la meditazione Yoga ha aiutato a stimolare la mia forza di volontà che mi ha permesso di intraprendere questo nuovo modo di pensare e di alimentarmi.
Dall’altra parte, il nuovo regime nutrizionale, ha aiutato la mia concentrazione nella meditazione, il respiro e la tenacia nell’entrare in profondità, dove si ottengono risultati inimmaginabili.
D: Non ti è mai venuta l’idea di scrivere un libro o una specie di diario, per raccontare dettagliatamente la tua esperienza? Forse potrebbe essere utile a molte persone…
R: Me lo hanno già chiesto in molti e ci sto pensando seriamente.
Forse avrei bisogno di un aiuto sul lato redazionale, cioè il mio italiano non è completo e potrei fare fatica ad esprimermi.
D: So che vai in giro a raccontare la tua storia in conferenze, circoli, ecc.
Ti ringrazio di cuore Angelo, per il coraggio che hai nell’esporti personalmente e pubblicamente, nel mettere il tuo spirito a servizio per un bene più grande.
R: Non mi sento affatto coraggioso nel raccontare la mia esperienza ma spero sempre che le persone con il problema che ho avuto, ascoltino le mie parole e provino seriamente a mettere in atto questo cambiamento.
Quello che noto, purtroppo, è che dopo una sola settimana, le persone si scoraggiano e lasciano perdere, tornando ad essere schiavi dell’insulina e delle loro cattive abitudini fisiche e mentali.
Ovviamente non posso dire nulla e non giudico nessuno, ma io voglio continuare ad essere LIBERO

Fonte: ecplanet